Religioni
Presentazione dell'enciclica "Laudato si" di Papa Francesco
martedì 28 luglio 2015
Dalle 20.30 Ingresso libero
Parrocchia dello Spirito Santo
Martedì 28 luglio 2015, a Trani, nell'atrio esterno della Parrocchia Spirito Santo, alle ore 20.30, si terrà la presentazione della recente enciclica di Papa Francesco "Laudato sì".
Programma della serata:
Saluti del Parroco Don Mimmo Gramegna
Presentazione a cura di Gaetano Attivissimo
Interventi di: Savy Di Lernia, Giusy Paracampo, Mauro Spallucci.
L'enciclica è centrato sulla cura della casa comune. Nella sostanza invita tutti e ciascuno alla conversione ecologica, integrale. Cambiare si può. Ma come?.. Ricostruire si deve. Ma quando? Riguarda tutto il mondo. Per cui anche il nostro pezzetto di mondo. Trani, oggi. Intanto La politica oggi ha cambiato a Trani le persone. Oggi 25 luglio si sono insediati ufficialmente uomini e donne per curare e ricostruire ed amministrare la città. Si spera meglio delle amministrazioni precedenti. Per quanto è successo in precedenza è evidente che bisogna cambiare. Bisogna rilanciare la città con azioni amministrative di contrasto al crescente degrado. Il rilancio va assolutamente intrapreso. Da subito. Può consistere nel valorizzare quell'insieme di fattori competitivi che rappresentano la forza della città. Un patrimonio non delocalizzabile fatto di arte, cultura, paesaggio, innovazione, stile di vita. Una ricchezza da saper amministrare.
Come? È fondamentale rendere attrattiva la città per attirare i flussi turistici buoni. Nuovi capitali che vogliono investire nel medio e lungo periodo. Quelli buoni. Servono capitali pazienti. Occorrono lavori qualificati nell'accoglienza e nella cura delle presenze turistiche. La presenza di consorzi cittadini per la valorizzazione del "patrimonio culturale" pertanto devono essere presi in seria considerazione. Da parte di imprenditori, amministratori, manager, cittadini. Questi nuovi soggetti possono essere i nuovi "motori di cambiamento". Magari studiando anche casi di esempi virtuosi che già esistono altrove. Bisogna creare un distretto culturale e produttivo del territorio. Può essere una via percorribile e di contrasto per vincere la crisi.
Per vincere questa sfida è necessaria ridare cittadinanza e spazio ad una decisiva partecipazione collettiva. Un nuovo protagonismo verso il cambiamento. La cultura dell'accoglienza diventa - in tutto ciò - la materia prima per eccellenza ed oggi peraltro da ricostruire perché scarseggia. La forza del sorriso è indispensabile. Lo sanno bene le attività commerciale, le aziende di marketing. Se la città di Trani diventasse la città che sa sorridere ai propri turisti sicuramente farebbe un passo avanti. A prescindere dal censo e dal ruolo sociale. Il sorriso come arma per accogliere i turisti, ospiti, amici. La cultura del sorriso che vale di più di qualsiasi "politica". Che non è né di destra né di sinistra. Ne cattolica né laica. Il sorriso è la forma di senso civico migliore che crea le condizioni adeguate per la convivenza di una comunità. Usare e dispensare il sorriso non è soltanto una questione di buone maniere. E' il segnale esterno di una ottima disposizione d'animo.
Il sorriso la forma di cultura che accoglie e si occupa dell'altro per costruire un rapporto duraturo nel tempo. Pensate a quando accogliete gli amici o i famigliari in casa. E tutto cià vale anche in un buona economia. Perché con il sorriso non solo si costruisce un mondo migliore abbattendo barriere e diffidenze. Rappresenta, il sorriso, l'arma vincente per una qualità di vita migliore. Pertanto, per iniziare una nuova fase di rilancio turistico della città ritorniamo a sorridere. Ritorniamo ad accogliere ed a regalare quello che ciascuno di noi ha : la fiducia nell'umanità, la ricerca della bellezza, la scoperta della bontà. Con un sorriso ed un abbraccio a chi vive nell'incertezza. Con il coraggio di cantare ancora alla vita. Che ne dite se Trani diventasse la città che sorride? Ma chi e cosa - soprattutto di questi tempi - ci aiuta a sorridere? Una risposta ce la offre gratuitamente Papa Francesco nell'Enciclica invitando tutti a ristabilire un rapporto armonico con il mondo, nella sobrietà. Per ritrovare una pace anche interna, una serenità che è capace di restituire senso e piacere per prendersi cura della casa comune. Con rinnovato piacere. Con impegno ma sorridendo.
Programma della serata:
Saluti del Parroco Don Mimmo Gramegna
Presentazione a cura di Gaetano Attivissimo
Interventi di: Savy Di Lernia, Giusy Paracampo, Mauro Spallucci.
L'enciclica è centrato sulla cura della casa comune. Nella sostanza invita tutti e ciascuno alla conversione ecologica, integrale. Cambiare si può. Ma come?.. Ricostruire si deve. Ma quando? Riguarda tutto il mondo. Per cui anche il nostro pezzetto di mondo. Trani, oggi. Intanto La politica oggi ha cambiato a Trani le persone. Oggi 25 luglio si sono insediati ufficialmente uomini e donne per curare e ricostruire ed amministrare la città. Si spera meglio delle amministrazioni precedenti. Per quanto è successo in precedenza è evidente che bisogna cambiare. Bisogna rilanciare la città con azioni amministrative di contrasto al crescente degrado. Il rilancio va assolutamente intrapreso. Da subito. Può consistere nel valorizzare quell'insieme di fattori competitivi che rappresentano la forza della città. Un patrimonio non delocalizzabile fatto di arte, cultura, paesaggio, innovazione, stile di vita. Una ricchezza da saper amministrare.
Come? È fondamentale rendere attrattiva la città per attirare i flussi turistici buoni. Nuovi capitali che vogliono investire nel medio e lungo periodo. Quelli buoni. Servono capitali pazienti. Occorrono lavori qualificati nell'accoglienza e nella cura delle presenze turistiche. La presenza di consorzi cittadini per la valorizzazione del "patrimonio culturale" pertanto devono essere presi in seria considerazione. Da parte di imprenditori, amministratori, manager, cittadini. Questi nuovi soggetti possono essere i nuovi "motori di cambiamento". Magari studiando anche casi di esempi virtuosi che già esistono altrove. Bisogna creare un distretto culturale e produttivo del territorio. Può essere una via percorribile e di contrasto per vincere la crisi.
Per vincere questa sfida è necessaria ridare cittadinanza e spazio ad una decisiva partecipazione collettiva. Un nuovo protagonismo verso il cambiamento. La cultura dell'accoglienza diventa - in tutto ciò - la materia prima per eccellenza ed oggi peraltro da ricostruire perché scarseggia. La forza del sorriso è indispensabile. Lo sanno bene le attività commerciale, le aziende di marketing. Se la città di Trani diventasse la città che sa sorridere ai propri turisti sicuramente farebbe un passo avanti. A prescindere dal censo e dal ruolo sociale. Il sorriso come arma per accogliere i turisti, ospiti, amici. La cultura del sorriso che vale di più di qualsiasi "politica". Che non è né di destra né di sinistra. Ne cattolica né laica. Il sorriso è la forma di senso civico migliore che crea le condizioni adeguate per la convivenza di una comunità. Usare e dispensare il sorriso non è soltanto una questione di buone maniere. E' il segnale esterno di una ottima disposizione d'animo.
Il sorriso la forma di cultura che accoglie e si occupa dell'altro per costruire un rapporto duraturo nel tempo. Pensate a quando accogliete gli amici o i famigliari in casa. E tutto cià vale anche in un buona economia. Perché con il sorriso non solo si costruisce un mondo migliore abbattendo barriere e diffidenze. Rappresenta, il sorriso, l'arma vincente per una qualità di vita migliore. Pertanto, per iniziare una nuova fase di rilancio turistico della città ritorniamo a sorridere. Ritorniamo ad accogliere ed a regalare quello che ciascuno di noi ha : la fiducia nell'umanità, la ricerca della bellezza, la scoperta della bontà. Con un sorriso ed un abbraccio a chi vive nell'incertezza. Con il coraggio di cantare ancora alla vita. Che ne dite se Trani diventasse la città che sorride? Ma chi e cosa - soprattutto di questi tempi - ci aiuta a sorridere? Una risposta ce la offre gratuitamente Papa Francesco nell'Enciclica invitando tutti a ristabilire un rapporto armonico con il mondo, nella sobrietà. Per ritrovare una pace anche interna, una serenità che è capace di restituire senso e piacere per prendersi cura della casa comune. Con rinnovato piacere. Con impegno ma sorridendo.