Associazioni

150° anniversario della nascita di Francesco Ferrara

Obiettivo Trani organizza una manifestazione in onore del "più tranese dei tranesi"

Con la ripresa delle attività sociali dopo le festività natalizie e di inizio anno, l'Associazione "Obiettivo Trani", oltre al consueto rinnovo annuale delle cariche, si accinge a redigere il programma di massima delle iniziative culturali del 2008.
Tra le più significative, una è rivolta al nostro grande poeta dialettale tranese Francesco Ferrara, del quale si celebra quest'anno il 150° anniversario della sua nascita. Infatti, "il più tranese dei tranesi", come lo definì l'indimenticato Benedetto Ronchi, nacque a Trani il 7 febbraio 1858 e morì il 7 ottobre 1944.
Insegnante elementare, seppe esprimere meravigliosamente i sentimenti del popolo tranese attraverso poesie, canzonette e scenette popolari con la stessa lingua del popolo. Giovanni Bovio dichiarò che il Ferrara è "degno di stare a paro ai migliori poeti dialettali d'Italia." Della sua ricca produzione in vernacolo, molte furono pubblicate in varie edizioni; altre sono rimaste inedite. La Biblioteca Comunale "G. Bovio" ne conserva i manoscritti, grazie alla donazione fatta dalla figliola Teresa Mendiola Ferrara nel 1954, in occasione del decennale della morte del poeta.
Fu anche merito del Ferrara un contributo allo studio del dialetto, che elaborò con passione realizzando il "Lessico dialettale tranese". Nel 1983, promosso dalla Biblioteca Comunale "Giovanni Bovio", fu pubblicato un volume, tratto da quel manoscritto, a cura di Vincenzo Valente e stampato dalla Edizioni Carmastro di Bisceglie. L'Associazione "Obiettivo Trani", ritenendo opportuno celebrare degnamente questo anniversario, fin dallo scorso anno sta raccogliendo tutta la documentazione possibile per l'organizzazione di una manifestazione in onore di Francesco Ferrara, che si svolgerà nel prossimo periodo estivo.
Intanto lo vogliamo ricordare oggi con le parole dettate dall'avv. Giacinto Francia riportate sulla lapide apposta nel 1954 sulla facciata della casa ove visse, in Piazza Guglielmo Marconi:

DA QUESTO PALAZZO AVITO
INVIAVA ALLA SUA TRANI
L'ESTREMO COMMIATO VIBRANTE
IN STROFE E NOTE CANORE
FRANCESCO FERRARA
CHE, INSEGNANDO A DIROZZARE
NELL'IDIOMA NAZIONALE
IL RUDE LINGUAGGIO NATÌO
ATTINGEVA DALLE LABBRA DEGLI ALUNNI
LE ESPRESSIONI POPOLARI
DI ESULTANZA O DI DOLORE
PER SUBLIMARLE NEL PREZIOSO VOLUME
DAL CUI TESORO L'ESTRO GENIALE
LE SUSCITAVA PERCHÈ RIVIVESSERO
IN COMMOSSE CONCEZIONI D'ARTE
RADIANTI NELLA PIETÀ PER I MISERI.
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