Carlo Maria Capristo, procuratore capo presso la Procura di Trani
Carlo Maria Capristo, procuratore capo presso la Procura di Trani
Cronaca

Capristo: «A Trani inchieste importanti grazie al gioco di squadra»

Parla il capo uscente della Procura, subito dopo la nomina a Taranto

I tempi per insediarsi alla guida della Procura di Taranto non sono ancora noti. Ma è possibile che già entro un mese Carlo Maria Capristo lasci gli uffici di Palazzo Torres a Trani per trasferirsi in quelli della Procura ionica. In attesa della nomina di un nuovo procuratore, la reggenza sarà nelle mani dell'aggiunto Francesco Giannella. Oggi, in una giornata dedicata a incontri e auguri, il procuratore Capristo traccia però un bilancio dei suoi otto anni a Trani, dove ha raccolto l'eredità del compianto Nicola Barbera e dove ha firmato provvedimenti che hanno destato spesso scalpore in Italia. Non ultima un'inchiesta che, nata dalle indagini sulle revolving card di American Express del pm Michele Ruggiero, finì con il coinvolgere anche l'allora premier Silvio Berlusconi, per una presunta concussione su Agcom. Fascicolo poi trasferito per competenza a Roma e archiviato.

«Sono molto soddisfatto del lavoro svolto a Trani», dice il procuratore Capristo. «Considero un onore andare a dirigere una Procura come quella di Taranto. Ci sono una serie di problemi. Ma con il gioco di squadra sono sicuro che i problemi si risolveranno».

Procuratore, come ritiene il bilancio dei suoi otto anni a Trni?
«Sicuramente positivo. Abbiamo attuato il gioco di squadra. Quando c'è una collaborazione come è stato qui con la Prefettura, il Comune e i vari enti i risultati ci sono. Al di là di qualche situazione che può avere, in qualche momento storico, creato qualche problema, il bilancio è senza dubbio positivo».

Quali sono le inchieste che l'hanno soddisfatta di più?
«Di inchieste ce ne sono state tante. Non voglio assegnare dei meriti a un'inchiesta piuttosto che a un'altra. Sono state tutte molto importanti e ,al punto tale che siamo stati anche citatti a livello nazionale. Questo per merito dei miei sostituti. Sempre con grande serenità e fermezza».

Cosa si aspetta di trovare a Taranto, a cominciare dalle questioni ambientali?
«E' presto per dirlo. Sicuramente però Taranto ha grandissime potenzialità, oltre a un centro storico bellissimo e una posizione geografica invidiabile. Ho ancora un bel ricordo di quando ci andavo da piccolo. Lavoreremo perché quella città possa continuare a crescere nel migliore dei modi».
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