Opposizione, lima, annacondia, procacci
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Politica

Caso affidamenti, insorgono Fratelli d'Italia e Trani a Capo

Annacondia, Lima, Aldo e Antonio Procacci contro le scelte su stadio e Palazzo Beltrani

Divampano le polemiche intorno agli affidamenti di Palazzo Beltrani e Stadio Comunale. Sul polo museale, la lista civica Trani a Capo, attraverso il proprio capogruppo, Aldo Procacci, ha presentato un'interrogazione consiliare riguardante gli ultimi sviluppi della gestione della struttura, chiedendo che si faccia luce sull'annullamento in autotutela del bando di fine aprile, sulle eventuali responsabilità di quell'errore e sui principi normativi che hanno portato all'assegnazione, seppur temporanea, all'Ats "Il Bello del Beltrani".

Sull'argomento è intervenuto anche Antonio Procacci, che ha spiegato le ragioni che hanno portato il gruppo di cui continua a far parte, anche fuori da Palazzo Palmieri: «Nutriamo davvero seri dubbi sulla legittimità dell'affidamento provvisorio. A nostro avviso il Comune di Trani avrebbe dovuto intraprendere una procedura di avviso pubblico, così come fu opportunamente fatto dal Commissario per la biblioteca ad aprile scorso. Dicono che il secondo classificato alla gara (revocata) abbia dato il proprio assenso. Ma se la gara è stata revocata, come si può parlare di primo e di secondo? E poi, sono stati interpellati gli altri due soggetti che hanno partecipato alla gara? E se qualcuno che non ha partecipato alla gara avesse voluto gestire il Palazzo gratis per questi quattro mesi? Niente, ho vinto io, comando io e quindi aggiudico la gestione degli immobili pubblici a chi dico io».

«Oggi ne è uscita un'altra: la gestione dello stadio. Affidata ad una società, senza un avviso pubblico. "Eh, ma ci abbiamo guadagnato, quella società ci doveva dei soldi". Così hanno pensato di giustificare quello che a mio avviso resta un affidamento illegittimo (anche questo), oltre che un pericolassimo precedente. Ma torniamo a Palazzo Beltrani. Se è stato revocato in autotutela vuol dire che il Comune si è accorto di aver sbagliato. Chi ha sbagliato? E' stato adottato un provvedimento disciplinare? Per fare una gara sono stati spesi dei soldi, il Comune è stato inoltre sottoposto al rischio di contenzioso, qualcuno deve pagare. Basta chiudere gli occhi, se oggi ci troviamo in questa situazione è anche perché non si è avuto il coraggio di punire gli errori, forse perché non si poteva. Anche questa amministrazione non può toccare chi sbaglia? Ad esempio, se è vero che per Palazzo Beltrani è stato perso un finanziamento di quasi un milione di euro (come già segnalato dalla nostra redazione, ndr) sono stati presi provvedimenti nei confronti di chi non ha evidentemente fatto per bene il suo lavoro? Nell'interpellanza presentata abbiamo chiesto anche questo».

«Caro sindaco - conclude l'ex candidato alla poltrona di primo cittadino - se scrivi che "la macchina amministrativa porta i segni di una situazione di sciatteria, di rinvio dei problemi come prassi consolidata, della mancanza di coraggio e della forza di assumere decisioni e determinazioni rispetto alla criticità ed alle esigenze della cittadinanza" e poi non prendi provvedimenti immediati e duri contro palesi inefficienze, hai fatto proprio quello che assicuravi di non fare: hai fatto demagogia ed hai scritto frasi di circostanza. Nel prendere atto che la maggioranza di centrosinistra continua a restare in silenzio di fronte alle nostre denunce, di fatto avallando quello che sta facendo l'amministrazione comunale, volevamo assicurare che le nostre non resteranno soltanto denunce pubbliche. Non appena riceveremo le risposte formali alle nostre tante interpellanze invieremo gli atti agli organi competenti. Cosa che faremo, naturalmente, anche se furbescamente non ci risponderanno nei termini».

Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Raimondo Lima, mette invece al centro dell'attenzione proprio la già citata gestione dello stadio: «L'amministrazione Bottaro sceglie il baratto. Il principio che passa, secondo cui il Comune affida un immobile comunale ad un privato di cui è creditore, costituisce un precedente molto ma molto particolare. Immaginate se lo stesso principio valesse per tutti i debitori del Comune. Ad esempio, per qualche noto locale. Allargo il ragionamento: chi di noi darebbe mai in gestione una proprietà a qualcuno che ha maturato dei debiti nei nostri confronti? Con il governo precedente, scegliemmo la trasparenza e la democraticità dell'indagine di mercato interrompendo una proroga quasi decennale (affidata alla Polisportiva). Preferimmo essere coerenti sino in fondo, anche se quella scelta non incontrava il favore della gente».

Proprio chi si occupò di quella gara, l'ex assessore allo Sport, Pasquale Annacondia, è intervenuto sull'argomento, partendo da un surreale parallelo: «Se il cittadino non paga la Tari, d'ora in avanti (visto il precedente pericoloso creatosi), potrà chiedere al Comune di avere un pezzo di discarica da gestire, proporzionato al valore del debito accumulato? Dalle strutture sportive, il Comune non incassa mai nulla, diventa sempre e solo una mucca da mungere. Anche l'Apulia Trani è debitrice nei confronti del Comune di Trani di circa 4.000 euro. E se avanzasse anch'essa proposta di compensazione? Questa amministrazione fa ricorso a un principio che fa distinzione tra figli e figliastri. Come si dovrebbero comportare le altre società sportive, che usufruiscono del Palazzetto e del Tensostatico? Potrebbero anch'esse avanzare la proposta di gestire tali strutture in cambio dei canoni non corrisposti? E le società che hanno regolarmente pagato?».

«L'amministrazione Bottaro procede con un affidamento diretto, strumento fortemente contestato alle amministrazioni di centro-destra. "L'operazione" si legge nel provvedimento "ha ricadute importanti per l'Ente sotto il profilo della convenienza economica atteso che, a fronte del canone ordinario che veniva corrisposto al gestore (6.500 euro mensili, pari a 26mila euro totali per 4 mesi)" . Ma se le proroghe mensili (in particolare, luglio e agosto) stavano andando avanti al costo di 3.660 mensili, iva compresa, per quattro mesi il totale è di 14.600 e non 26.000. Si parla di 9.820 euro risparmiati, somma frutto della mera sottrazione tra i 26.000 euro potenzialmente spendibili e i 16.180 euro (ammontare del debito della Vigor Trani nei confronti del Comune)».

«Prosegue la nota: "In aggiunta, la stessa Asd Vigor Trani, sempre in compensazione, sarà tenuta a provvedere alla ripiantumazione del terreno di gioco (mediante l'acquisizione di 3 preventivi) e, al termine dell'intervento, previa rendicontazione, l'Amministrazione comunale procederà al rimborso ma solo del 50% della spesa sostenuta, con ulteriore risparmio per le casse comunali". Ai 16.180 euro (non incassati e compensati) andrebbe quindi aggiunto il 50% che l'Amministrazione dovrà rimborsare alla Vigor Trani (cifra al momento difficile da quantificare) per lavori di ripiantumazione. Come si fa, allora, a dire che si sono risparmiati 9.820 euro? Inoltre, ricordo a tutti, che fino a quando non si procederà all'assegnazione mediante bando di gara, tutti i soggetti che utilizzano lo Stadio Comunale dovranno continuare a pagare regolarmente le tariffe per i servizi a domanda individuale (100 euro ad allenamento e 300 a partita ufficiale, questi sì rivedibili nell'immediato da parte della nuova amministrazione) somma che calcolata su quattro mesi porterà ad un ulteriore cifra a 4 zeri».
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