Politica
Cava dei veleni, Marmo (Fi): «Giunta prenda impegno per bonifica»
Il consigliere regionale d'opposizione mette pressione al neo-assessore Santorsola
Trani - martedì 4 agosto 2015
7.20
«Sulla cava dei veleni di Trani, in contrada Profico, non ci basta conoscere i dati Arpa relativi alle emissioni di diossine ed idrocarburi. Oggi siamo nelle condizioni di ritenere il sito inquinato e, dunque, mi aspetto un impegno immediato dell'assessore regionale all'Ambiente per programmare interventi di bonifica a tutela della salute pubblica». A dichiararlo il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo. La nomina dell'esponente tranese di Noi a Sinistra, Mimmo Santorsola, ad assessore all'Ambiente della Regione Puglia alza il confronto politico all'interno della Bat e tra suoi rappresentanti politici. L'esponente di centro-destra, infatti, non maschera l'obiettivo delle sue dichiarazioni.
«Per molto tempo - aggiunge Marmo - sono stati stoccati rifiuti solidi urbani in modo illecito. Due mesi fa, a seguito dell'incendio, finalmente ci si è accorti che qualcosa non andava, mentre nella città si diffondevano odori nauseanti. Non sappiamo se le emissioni abbiano avuto qualche effetto nocivo sulla salute dei cittadini, ma è bene indagare e attendere i risultati dell'agenzia regionale. Ad ogni modo, però, le falde potrebbero essere inquinate e lo stoccaggio illecito si è verificato. Ergo - conclude Marmo - la bonifica del sito è un diritto dei cittadini e aspettiamo speranzosi che qualcuno dalla Giunta regionale ne prenda atto».
«Per molto tempo - aggiunge Marmo - sono stati stoccati rifiuti solidi urbani in modo illecito. Due mesi fa, a seguito dell'incendio, finalmente ci si è accorti che qualcosa non andava, mentre nella città si diffondevano odori nauseanti. Non sappiamo se le emissioni abbiano avuto qualche effetto nocivo sulla salute dei cittadini, ma è bene indagare e attendere i risultati dell'agenzia regionale. Ad ogni modo, però, le falde potrebbero essere inquinate e lo stoccaggio illecito si è verificato. Ergo - conclude Marmo - la bonifica del sito è un diritto dei cittadini e aspettiamo speranzosi che qualcuno dalla Giunta regionale ne prenda atto».