Politica
Ci vorrebbe una campagna elettorale per dire "basta" ai manifesti abusivi
Il lupo perde il pelo ma non il vizio, torna l'affissione selvaggia
Trani - lunedì 4 maggio 2015
7.13
Tutto sotto controllo, quasi tutto. In città è da poco iniziata la campagna elettorale, novità e buoni propositi aleggiano nell'aria, ma le cattive abitudini sono dure a morire. Come da consuetudine, torna, più agguerrito che mai, il fenomeno delle affissioni abusive. Aumentano a vista d'occhio i manifesti fuori dagli spazi consentiti e i "santini", come pregiati tappeti, ricoprono meticolosamente le strade tranesi.
I manifesti selvaggi, ormai, sono di casa e, paradossalmente, la responsabilità è proprio di chi per primo dovrebbe dare il buon esempio. Che siano di destra o di sinistra non conta, le forze politiche non conoscono limiti ed hanno già iniziato ad invadere anche gli spazi occupati dal tribunale. Una volta per tutte, però, bisogna sfatare il mito che l'affissione selvaggia sia sinonimo di maggior consenso e popolarità. Si tratta semplicemente di un vero e proprio schiaffo al senso civico e di una mancanza di rispetto nei confronti dell'immagine della città.
Una campagna elettorale che punti al ripristino dell'onestà e della legalità non può farsi strada a suon di abusivismo. Attenti candidati, i cittadini non sono più disposti a perdonare i vostri errori.
I manifesti selvaggi, ormai, sono di casa e, paradossalmente, la responsabilità è proprio di chi per primo dovrebbe dare il buon esempio. Che siano di destra o di sinistra non conta, le forze politiche non conoscono limiti ed hanno già iniziato ad invadere anche gli spazi occupati dal tribunale. Una volta per tutte, però, bisogna sfatare il mito che l'affissione selvaggia sia sinonimo di maggior consenso e popolarità. Si tratta semplicemente di un vero e proprio schiaffo al senso civico e di una mancanza di rispetto nei confronti dell'immagine della città.
Una campagna elettorale che punti al ripristino dell'onestà e della legalità non può farsi strada a suon di abusivismo. Attenti candidati, i cittadini non sono più disposti a perdonare i vostri errori.