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Politica

Corte dei conti: responsabilità politica, non solo contabile

Forza Italia interviene dopo l'ultima pronuncia dei giudici contabili

L'ultima pronuncia della Corte dei conti sui bilanci del Comune di Trani, che ha fatto emergere criticità organizzative oltre a far finire sotto esame i bilanci 2014, non ha lasciato indifferente Forza Italia. A scrivere sono il segretario cittadino, Fabrizio Sotero; il capogruppo in Consiglio, Pasquale De Toma, e il responsabile dipartimento Cultura Bat, Luca Volpe.

«Dopo quanto aveva, già, affermato l'ex assessore Tempesta che aveva parlato di "limitata metodologia" del governo Bottaro tale da potersi ventilare l'ipotesi di un tradimento dei "principi ispiratori del programma presentato agli elettori", adesso - spiegano in una nota - arriva la pronuncia della magistratura contabile a certificare che a Trani i "conti" che non tornano non sono solo quelli, aridi, aritmetici ed economici del bilancio ma sono anche quelli di chi in campagna elettorale e nei primi giorni di governo aveva spiegato al mondo che le cose sarebbero cambiate, così da promettere, in modo così plateale, qualcosa che neanche lontanamente s'è provato a realizzare».

Secondo i tre esponenti del partito di Berlusconi a Trano «i ritornelli inneggianti le colpe del passato - spiegano - stanno diventando un macigno sempre più pesante, ormai, da sopportare per il sindaco Bottaro alla luce di nuove e pesanti responsabilità che stanno emergendo dalle ultime pronunce della Corte dei conti che sottolineano un dato di allarmante attualità: quel modus operandi che tanto veniva condannato, non solo non è cambiato ma appare addirittura peggiore del peggior passato».

«La Corte, infatti, ribadisce - continuano - che ci sono gravi violazioni perpetrate al 31 dicembre scorso e quindi esclusivamente imputabili a questo governo. Ma poi, oltremodo preoccupante, è quanto viene sostenuto nell'ultima pronuncia in merito alle società partecipate. Se la Corte dei Conti ha evidenziato che la mancata adozione da parte del Comune di Trani di strumenti di controllo rende impossibile fotografare la salute della società partecipate, come è stato possibile, allora, anche solo immaginare di incaricare una advisor per fare quello che lo stesso ente comunale e la Corte non sono nelle condizioni di fare stante l'evidenziata carenza di sistemi di autocontrollo previsti dalla legge? Emerge, allora, un'approssimazione operativa, una preoccupante tendenza alla menzogna che, si teme, possa condurre l'intera città - concludono - ad una situazione disastrosa ed irrecuperabile».
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