Rifiuti Zero
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Vita di città

Discarica, l'assessore Di Gregorio: «Il 7 aprile è stato depositato il progetto di chiusura»

Il Consiglio comunale aderisce alla strategia "Rifiuti Zero"

Dopo aver votato il provvedimento sull'assestamento generale di bilancio e sulla salvaguardia degli equilibri per l'esercizio 2016, il consigliere Diego Di Tondo (Lista Emiliano) ha chiesto di anticipare il punto numero 16 all'ordine del giorno: un atto di indirizzo per la riformulazione della deliberazione di Consiglio Comunale n.11 del 16.4.2014 sull'adesione alla strategia "Rifiuti Zero". La proposta di Di Tondo è stata messa ai voti: 15 i voti favorevoli, 7 i contrati e un astenuto. Per questo l'argomento è stato anticipato e tutti i punti all'ordine del giorno, a partire dal terzo, sono scalati di una posizione.

Sull'argomento relaziona l'assessore all'Ambiente, Michele di Gregorio che ha parlato di un «provvedimento qualificante per l'amministrazione di centrosinistra». L'esponente dei Verdi si è detto anche «rammaricato che alcuni consiglieri di maggioranza abbiano votato contro l'anticipazione del punto all'ordine del giorno». Di Gregorio ha anche ricordato che l'amministrazione Bottaro ha predisposto con il Conai un piano per la raccolta "porta a porta". «Dal 10 giugno abbiamo chiesto all'Aro il parere su quel piano, perché senza il parere il piano esecutivo di gestione dei rifiuti non può arrivare in Consiglio». L'assessore ha ricordato anche il progetto di chiusura della discarica e ha detto che «su questa scia arriva in Consiglio questo provvedimento».

L'ex candidata sindaca del M5S, Antonella Papagni, ha ricordato di essere stata nell'aula quando la delibera venne stravolta. «Io voterò questa delibera, ci mancherebbe. Ma la strategia rifiuti zero non cammina da sola», ha sottolineato. Papagni ha anche stigmatizzato l'atteggiamento della maggioranza di centrosinistra e il suo appoggio al governatore Emiliano in materia di politica dei rifiuti, preannunciando battaglia contro il ddl rifiuti che lunedì prossimo sarà esaminato dal Consiglio regionale.

In linea l'intervento di Raimondo Lima (Fratelli d'Italia), che però ha annunciato che voterà il provvedimento parlando di prese in giro nei confronti dei cittadini, «dal momento che in Regione si sta andando in tutt'altra direzione». «Se la discarica è nelle condizioni attuali – ha concluso - è anche perché in passato si è detto 'no' al termovalorizzatore».

Pasquale De Toma (Forza Italia) ha detto senza mezzi termini: «Qui stiamo votando solo delle idee. Qualcuno dimentica che chiudere il ciclo dei rifiuti deve nascere innanzitutto nelle nostre coscienze, quando decidiamo di produrre meno rifiuti e riciclare il più possibile». «Nel 2003, quando si parlò di termovalorizzatore, studiai – ha proseguito - perché ero scettico e scoprii che la città più turistica del mondo, Montecarlo, aveva il termovalorizzatore e che a Brescia c'è un'aria più pulita da quando c'è il termovalorizzatore. Abbiamo suggerito il Tmb, il termovalorizzatore a freddo, proposto nella piana fiorentina nella primavera scorsa». Domenico Briguglio (Realtà Italia) ha chiesto: «Che colpe ha questa amministrazione di aver deciso di assumere questo provvedimento a distanza di alcuni anni?».

Mimmo De Laurentis (Pd), in merito a quanto accaduto qualche anno fa, ha riferito che «l'allora opposizione firmò la proposta rifiuti zero, anche se noi non appariamo nelle conferenze stampa e nelle manifestazioni. Mi dispiace vedere associati partiti politici a questo movimento che comprende persone provenienti da mondi diversi e accomunati da un unico obiettivo. Mi sembra che qualche volta ci sia confusione tra comitato Bene Comune e partiti politici. Io stesso partecipo, ma senza comparire al banco dei rappresentanti». De Laurentis ha detto anche che «la soluzione non è il termovalorizzatore che inquina in maniera diversa rispetto alla discarica» e ha chiarito che si opporrà alla eventuale riapertura della discarica.

Replica dell'assessore Di Gregorio, che ha parlato di atteggiamento «scandaloso» da parte di qualche esponente di opposizione e ha chiesto di «ristabilire la verità dei fatti». Di Gregorio ha sottolineato che «già il 7 aprile l'Amiu ha inviato il progetto definitivo di chiusura dei tre lotti della discarica. Non copertura provvisoria, temporanea. I tre lotti della discarica saranno definitivamente chiusi», ha detto a voce alta l'assessore, incalzato dalla consigliere Papagni.

Lima, replicando, ha ribadito l'astensione dal voto. Maria Grazia Cinquepalmi (Trani aCapo) ha detto che la situazione non sta come rappresentato dall'amministrazione. «Il cronoprogramma prevede ben 17 forme di intervento», ha detto. «Il capping è solo al 14esimo posto del cronoprogramma. Prima c'è l'abbancamento di altri rifiuti il sindaco ha chiesto risorse per bonificare lotto 1 e 2 e riapertura del terzo».

«Anche la delibera di ricapitalizzazione dell'Amiu – ha aggiunto - è stata fatta sul presupposto che la discarica venisse riaperta, così come suggerito dal professor Madaro». Raffaella Merra (Cor, unica del gruppo presente in aula) ha annunciato voto favorevole al provvedimento.

Al provvedimento sono stati presentati alcuni emendamenti. Quello di Trani aCapo è stato respinto (solo 4 voti a favore). Quello del consigliere Gianni Loconte: è passato con 17 voti a favore e 5 astenuti. L'intera proposta di delibera, così come emendata, è stata poi approvata anche con il voto favorevole dei Cinquestelle (con la consigliera Papagni che ha detto di credere nella strategia "rifiuti zero", ma di sapere anche che questa «rimarrà lettera morta») e di Trani aCapo (Aldo Procacci ha accusato la maggioranza di non aver nemmeno letto il proprio emendamento). Votazione finale: 22 voti a favore e un astenuto.

Al (nuovo) punto 4 dell'ordine del giorno c'era poi la mozione per la chiusura per la chiusura definitiva della discarica proposta dai consiglieri Cinquestelle e della lista Trani aCapo. L'assessore Di Gregorio ha detto che la mozione, così come presentata, non è condivisibile perché contiene affermazioni non precise, tanto più dopo aver votato il provvedimento sulla strategia "rifiuti zero". La consigliera Antonella Papagni (M5S) ha accusato, senza mezzi termini, la maggioranza di fare il gioco delle tre carte. Mimmo De Laurentis (Pd) ha preannunciato, a nome di tutto il suo gruppo, voto sfavorevole. La mozione è stata respinta con 17 voti contrari, 4 favorevoli e 3 astenuti.
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