Enti locali
Giunta, l'addio di Lovato: «Non ce la facevo più»
L'assessore alla cultura ha scritto una lettera al sindaco. Dietro le dimissioni il malessere di settimane di pressioni
Trani - sabato 19 novembre 2011
00.02
«Non ce la facevo più». E' questa la frase che Andrea Lovato ha ripetuto per tutto il pomeriggio a quanti lo hanno chiamato per chiedere conferma delle sue dimissioni da assessore. Una decisione presa da giorni e culminata nella tarda mattinata di venerdì con la formalizzazione dell'addio, con una nota di poche righe protocollata intorno alle 13.30, al rientro da un incontro che lo stesso assessore ha tenuto in biblioteca con i dirigenti scolastici.
Lovato ha motivato le dimissioni adducendo «motivi personali» ma è noto a tutti che dietro questo addio, si nasconde il malessere di settimane di pressioni sulla questione di Guastamacchia prima e delle stabilizzazioni dei dirigenti poi, provvedimenti di giunta su cui Lovato non ha mai nascosto la sua contrarietà e che, invece, puntualmente vengono riproposti nell'agenda della giunta.
Lovato ha anche scritto una lettera al sindaco, garbata come nel suo stile, ringraziandolo per questa esperienza da assessore e ricordando con nostalgia i momenti di condivisione dell'attività amministrativa seppur fra mille difficoltà. Non un riferimento ai casi spinosi di questi giorni, non un'accusa. Lovato saluta tutti in punta di piedi e con animo sereno: da domani seguirà tutto con gli occhi dello spettatore. Per lui sarà un sollievo.
Lovato ha motivato le dimissioni adducendo «motivi personali» ma è noto a tutti che dietro questo addio, si nasconde il malessere di settimane di pressioni sulla questione di Guastamacchia prima e delle stabilizzazioni dei dirigenti poi, provvedimenti di giunta su cui Lovato non ha mai nascosto la sua contrarietà e che, invece, puntualmente vengono riproposti nell'agenda della giunta.
Lovato ha anche scritto una lettera al sindaco, garbata come nel suo stile, ringraziandolo per questa esperienza da assessore e ricordando con nostalgia i momenti di condivisione dell'attività amministrativa seppur fra mille difficoltà. Non un riferimento ai casi spinosi di questi giorni, non un'accusa. Lovato saluta tutti in punta di piedi e con animo sereno: da domani seguirà tutto con gli occhi dello spettatore. Per lui sarà un sollievo.