Raffaella Merra
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Politica

Impiantistica sportiva, Merra: "Persa un'opportunità storica"

L'intervento dell'ex assessore

«Il 21 luglio del 2020 il Consiglio Europeo delibera l'istituzione del Next Generation EU, si tratta di uno strumento finanziario volto ad aiutare attraverso investimenti tutti quegli Stati membri colpiti dalle perdite dovute dalla crisi sanitaria. Come tutti sappiamo l'Italia attraverso il PNRR crea un programma di investimenti per accedere a queste risorse finanziarie e per quanto riguarda l'impiantistica sportiva destina subito 700 milioni di euro suddividendo i bandi di partecipazione in 3 cluster»: lo dichiara in una nota l'ex assessore Raffaella Merra.

«In particolare, il Cluster nr. 1 prevedeva la realizzazione di nuovi impianti sportivi da parte di capoluoghi di regione e capoluoghi di provincia con popolazione residente superiore a 20.000 abitanti e comuni con popolazione residente superiore a 50.000 abitanti candidando di fatto la città di Trani tra i primi posti per accedere a 2,5 milioni di euro per la realizzazione di un Impianto Sportivo!

Pertanto, Trani avrebbe finalmente potuto realizzare un Impianto Sportivo omologato FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) per manifestazioni importati (Campionati Italiani e/o meeting internazionali), quale poteva essere ad es. una Pista di Atletica Leggera outdoor o in alternativa un Palaindoor con Pista di Atletica Leggera al coperto dove poter organizzare ogni tipo di manifestazione sportiva, dai Campionati Provinciali fino ai Campionati Nazionali e perché no, anche Europei e Mondiali con inevitabili impatti positivi sia dal punto di vista Sportivo (un'opera che tutti ci avrebbero invidiato) che Economico (un Impianto sportivo omologato per manifestazioni importati inevitabilmente genera migliaia e migliaia di visite tra atleti, accompagnatori e familiari che con la loro permanenza in città danno impulso a tutto il settore turistico/ricettivo). Facendo un esempio la città di Ancona grazie al suo Palaindoor omologato per manifestazioni internazionali riceve annualmente migliaia e migliaia di visite tra atleti e accompagnatori con un impatto positivo per quanto riguarda tutta l'economia della città.

E quindi, un serio progetto sportivo per la città, a mio avviso, doveva partire necessariamente dall'individuare di un'area di almeno 25.000 mq da destinare subito ad impiantistica sportiva! A Trani l'unica area destinata a strutture sportive è quella di zona Sant'Angelo (come da approvazione con delibera di consiglio comunale in data 7 novembre 2010). Area tra l'altro non capiente e sulla quale era già prevista la realizzazione di un impianto sportivo (Polivalente al coperto con servizi annessi) con i fondi del bando "Sport e Periferie 2020" di euro 700.000 come da graduatoria on line del Dipartimento dello Sport e dichiarazione/intervista del Presidente del Consiglio Comunale Giacomo Marinaro in data 21/09/2021.

Nonostante tutto, il titolare della delega allo Sport (ai tempi il Sindaco) non ha mai ritenuto necessario procedere in tal senso. E' notizia di questi giorni l'approvazione da parte dell'esecutivo di un progetto definitivo per la realizzazione sempre in zona sant'Angelo in aggiunta al già previsto Polivalente di una pista di atletica leggera a 6 corsie su un'area di 13.000 mq!

Se così fosse, non si tratterebbe certo di una Pista di Atletica Leggera, ma bensì di una struttura sportiva minore, non omologabile FIDAL e che non potrà certo essere utilizzata per gare ufficiali di Atletica Leggera! L'impianto sportivo (come evince lo stesso progetto) per motivi di spazio non avrà spogliatoi annessi, saranno utilizzati "provvisoriamente" dei locali box di un palazzo privato adiacente, la tribuna (3 gradoni) sarà realizzata sul lato opposto della partenza dei 100 metri e sarà sprovvisto anche di locali tecnici e magazzino per le attrezzature sportive!

I ben informati in materia sanno benissimo che una pista di Atletica Leggera a sei corsie con raggio al cordolo m 39,7 (minimo FIDAL m 36,5) e rettilinei da m 74,34 determinando un giro pista in prima corsia a cm 30 dal cordolo di m 400 interessa una superficie pari a mq 14.250, misurata nel perimetro esterno alla tracciatura della linea della sesta corsia. La normativa FIDAL peraltro prevede che all'esterno della sesta corsia non ci siano ostacoli verticali (recinzioni, pali illuminazione, etc..) per almeno m 1,50 e quindi la superficie interessata è pari a mq 14.800. Pertanto, dubito fortemente che siano sufficienti mq 13.000 per garantire il rispetto della norma FIDAL, ancorché si modifichino le dimensioni del raggio di curvatura al cordolo (entro i limiti suddetti) e quindi dei rettilinei! Inoltre, dall'immagine del progetto si evince che le pedane dei salti lungo/triplo sono esterne alla pista, aspetto questo che comporta ancor più superficie!

Alla luce di quanto detto, non posso nascondere tutta la delusione nei confronti di questa Amministrazione per l'opportunità storica che si è fatta sfuggire! Oggi Trani grazie a 2,5 milioni di euro messi a disposizione dal PNRR per l'impiantistica sportiva avrebbe potuto realizzare un'opera sportiva d'eccellenza che avrebbe dato lustro alla nostra città! (Per completezza d'informazione ci sarebbero anche i 700.000 euro del bando "sport e periferie 2020" e l'ammontare salirebbe addirittura a 3.200.000 euro!). E per esempio, mentre Molfetta (città non capoluogo di provincia) realizza il quarto palazzetto dello sport, oltre alle due piste di atletica leggera (una di 6 e l'altra di 8 corsie entrambe omologate FIDAL), oltre allo stadio in regola, etc. qui a Trani non siamo in grado di realizzare una seria programmazione sull'impiantistica sportiva! p.s. La città di Molfetta dal 28 al 30 luglio 2023 grazie agli impianti sportivi di cui è dotata, ospiterà i Campionati Italiani assoluti individuali su pista di Atletica leggera. La città a fine luglio sarà "invasa" da migliaia di atleti, accompagnatori e familiari. Si chiama turismo sportivo!».
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