Le scuse di Malerba per l'auto dei vigili parcheggiata vicino lo scivolo disabili

«In primis le scuse per il comportamento sconveniente che l'agente di Polizia Municipale ha tenuto, per giunta in territorio tranese. Non vi sono delle motivazioni valide che possano essere addotte dal nostro agente per giustificare la consumata infrazione al codice della strada, specie da parte di chi indossa una divisa e dovrebbe dare il buon esempio.» Con queste parole l'assessore alla legalità del comune di Terlizzi, Paolo Malerba, si è espresso sulla vicenda dell'auto della polizia municipale di Terlizzi parcheggiata davanti a una rampa per disabili, nei pressi del Tribunale di Trani.

«Su questo non transigeremo - aggiunge l'assessore Malerba - anzi ho già chiesto al Comandante di condurre le verifiche del caso e, laddove ne sussistano gli estremi, di agire nei modi che riterrà più consoni. Ciò nonostante - ha però tenuto a puntualizzare l'avvocato Malerba - al momento c'è da ritenere che l'episodio in questione sia da considerarsi del tutto isolato ed estraneo al consueto modo di operare del personale del Comando terlizzese sempre ispirato al rispetto della legalità. Pur stigmatizzando, quindi, l'atteggiamento quanto mai superficiale e irrispettoso dell'agente in trasferta in territorio tranese, mi pare eccessivo l'utilizzo di espressioni quali 'inciviltà diffusa' e 'fiaba grottesca' e non consona ai crismi della corretta informazione la strumentalizzazione mediatica che è stata fatta della vicenda».


LA NOTA DEL DIRETTORE
Apprezziamo sinceramente la scelta dell'assessore Paolo Malerba di intervenire sulla vicenda, mettendoci come si suol dire la faccia, e proponendo le sue personali scuse. Far scivolare via la notizia sarebbe stato più facile; assumersi invece la responsabilità di quanto successo la riteniamo una scelta coraggiosa e matura. Ci sorprende, invece, il riferimento a una presunta "strumentalizzazione mediatica" fatto dallo stesso assessore Malerba. Rileggendo il nostro precedente articolo, lo stesso potrà facilmente convenire che l'espressione "inciviltà diffusa" non era riferita alla polizia municipale. Per quanto ci riguarda, noi siamo sempre stati e restiamo dalla parte delle forze di polizia che ogni giorno lavorano a servizio della città. Chi segue il nostro giornale conosce tutte le circostanze che ci hanno visto testimoni del buon operato del Comando e di tutti gli agenti di polizia municipale che vi lavorano. Siamo certi che questa vicenda, per quanto infelice, sia da ascriversi solo a un mero caso isolato.