Politica
Le strutture scolastiche si rifanno il look, il miglioramento inizia dal basso
Le impressioni dell'assessore Mauro a quasi due mesi dalla nomina
Trani - giovedì 21 agosto 2014
7.59
Per migliorare il servizio offerto, le scuole devono iniziare dal basso: piccoli cambiamenti di look possono dare impulso all'inizio dell'anno scolastico. A dichiararlo è l'assessore alla Pubblica Istruzione, Paola Mauro, in un'intervista che l'ha vista protagonista. Il nuovo membro della Giunta, a quasi due mesi dal suo insediamento, ha raccontato le proprie impressioni circa le deleghe assegnatele e i primi punti operativi del suo incarico, su cui è già all'opera.
Esperienza nuova, quella dell'assessorato, con ben sette deleghe all'attivo. Come sta andando l'assestamento?
«Provengo da un mondo completamente diverso: quello della scuola, essendo insegnante, e dell'associazionismo, in particolare cattolico. I primi tempi son stati migliori di quanto mi aspettassi, ho imparato a conoscere persone, metodi e tante piccole esigenze di questo lavoro. Ho deciso di accettare questo nuovo percorso in particolare per le responsabilità nella Pubblica Istruzione: la partecipazione attiva può dare impulsi importanti verso un cambiamento positivo. In questi anni di insegnamento, ho sempre guardato a ciò che potrebbe esser migliorato: non mi sarei perdonata la perdita di quest'occasione, il cercare di coinvolgere e far squadra su argomenti fondamentali. La scuola sta passando anni complicati, le riforme hanno solamente depauperato in toto questa istituzione. Ora va rimessa al primo posto».
Può essere importante l'unione delle sue deleghe in un'unica persona?
«Sono contentissima dell'assessorato a Palazzo Palmieri, prima nomina dedicata a questo spazio, e alla Biblioteca. Come accade da anni, è fondamentale creare un collegamento tra questi istituti culturali. Ho adesso la capacità di muovermi in maniera libera anche grazie alla comunione di intenti con le due direttrici, la dott.ssa Pellegrino e la dott.ssa Pastore. Sulla base dei progetti degli anni passati, le connessioni aumenteranno e queste istituzioni diventeranno vitali l'un per l'altra».
Da quale punto è partito il suo lavoro? Su cosa sta già lavorando attivamente?
«Il miglioramento delle strutture scolastiche. Nessun grande progetto edile, ma tanti piccoli ritocchi che possano nel complesso migliorare la vivibilità delle nostre scuole e renderle ambienti stimolanti e piacevoli. Lavorando a stretto contatto con l'assessore Capurso, siamo partiti dal basilare: acquisto di banchi e sedie; lo spostamento di materiale da strutture che ne avevano in eccesso a chi ne era carente; la pitturazione di aule nuove; corrimano per le scale. Adesso stiamo incontrando i dirigenti scolastici, cercando di soddisfare nelle loro liste delle necessità, gli elementi più concreti nell'immediato e fondamentali per il corretto e buon avvio dell'anno scolastico».
Esperienza nuova, quella dell'assessorato, con ben sette deleghe all'attivo. Come sta andando l'assestamento?
«Provengo da un mondo completamente diverso: quello della scuola, essendo insegnante, e dell'associazionismo, in particolare cattolico. I primi tempi son stati migliori di quanto mi aspettassi, ho imparato a conoscere persone, metodi e tante piccole esigenze di questo lavoro. Ho deciso di accettare questo nuovo percorso in particolare per le responsabilità nella Pubblica Istruzione: la partecipazione attiva può dare impulsi importanti verso un cambiamento positivo. In questi anni di insegnamento, ho sempre guardato a ciò che potrebbe esser migliorato: non mi sarei perdonata la perdita di quest'occasione, il cercare di coinvolgere e far squadra su argomenti fondamentali. La scuola sta passando anni complicati, le riforme hanno solamente depauperato in toto questa istituzione. Ora va rimessa al primo posto».
Può essere importante l'unione delle sue deleghe in un'unica persona?
«Sono contentissima dell'assessorato a Palazzo Palmieri, prima nomina dedicata a questo spazio, e alla Biblioteca. Come accade da anni, è fondamentale creare un collegamento tra questi istituti culturali. Ho adesso la capacità di muovermi in maniera libera anche grazie alla comunione di intenti con le due direttrici, la dott.ssa Pellegrino e la dott.ssa Pastore. Sulla base dei progetti degli anni passati, le connessioni aumenteranno e queste istituzioni diventeranno vitali l'un per l'altra».
Da quale punto è partito il suo lavoro? Su cosa sta già lavorando attivamente?
«Il miglioramento delle strutture scolastiche. Nessun grande progetto edile, ma tanti piccoli ritocchi che possano nel complesso migliorare la vivibilità delle nostre scuole e renderle ambienti stimolanti e piacevoli. Lavorando a stretto contatto con l'assessore Capurso, siamo partiti dal basilare: acquisto di banchi e sedie; lo spostamento di materiale da strutture che ne avevano in eccesso a chi ne era carente; la pitturazione di aule nuove; corrimano per le scale. Adesso stiamo incontrando i dirigenti scolastici, cercando di soddisfare nelle loro liste delle necessità, gli elementi più concreti nell'immediato e fondamentali per il corretto e buon avvio dell'anno scolastico».