Cronaca
Omicidio Mastrodonato, la polizia recupera una pistola
Proseguono le indagini coordinate dalla Direzione distretturale antimafia di Bari
Trani - martedì 14 febbraio 2017
C'è anche un'arma, ritrovata poco distante dal luogo dell'omicidio, tra gli elementi a disposizione della polizia per le indagini sulla morte di Antonio Mastrodonato, il 21enne ucciso a pistolettate domenica pomeriggio in via Superga. Il fatto è accaduto subito dopo l'uscita del ragazzo da un centro scommesse: qualcuno lo ha seguito, sparandogli contro cinque colpi di pistola, dei quali quattro andati a segno. Mastrodonato è caduto sul marciapiede davanti a un bar. Non è escluso che qualcuno, forse un suo amico, abbia anche provato a difenderlo ma senza riuscirci.
La polizia e la squadra mobile di Bari lavorano sui filmati delle telecamere per individuare il sicario, mentre alcune persone sono state sentite nelle scorse ore e sottoposte alla prova dello stub. Gli investigatori - coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia che ha subito avocato a sè l'inchiesta - ipotizzano comunque che l'assassino sia da cercare in città. Non escluso che l'omicidio di Mastrodonato sia da ricollegare a una lite avvenuta, in prossimità del centro scommesse, il giorno prima. Il ragazzo comunque aveva avuto qualche problema con la giustizia ed era figlio di Vincenzo Salvatore Mastrodonato, finito in carcere nel settembre 2014 (con altre sette persone) per il sequestro di un 37enne di Palo de Colle, che stava per essere dato in pasto ai maiali in un casolare nelle campagne di Trani: era colpevole di non aver fatto arrivare un carico di droga dal Nord.
Ieri, intanto, proprio davanti al luogo in cui è caduto a terra, gli amici del giovane hanno lasciato fiori e un messaggio sotto la sua foto.
La polizia e la squadra mobile di Bari lavorano sui filmati delle telecamere per individuare il sicario, mentre alcune persone sono state sentite nelle scorse ore e sottoposte alla prova dello stub. Gli investigatori - coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia che ha subito avocato a sè l'inchiesta - ipotizzano comunque che l'assassino sia da cercare in città. Non escluso che l'omicidio di Mastrodonato sia da ricollegare a una lite avvenuta, in prossimità del centro scommesse, il giorno prima. Il ragazzo comunque aveva avuto qualche problema con la giustizia ed era figlio di Vincenzo Salvatore Mastrodonato, finito in carcere nel settembre 2014 (con altre sette persone) per il sequestro di un 37enne di Palo de Colle, che stava per essere dato in pasto ai maiali in un casolare nelle campagne di Trani: era colpevole di non aver fatto arrivare un carico di droga dal Nord.
Ieri, intanto, proprio davanti al luogo in cui è caduto a terra, gli amici del giovane hanno lasciato fiori e un messaggio sotto la sua foto.