Guardia di Finanza, sequestro di gasolio
Guardia di Finanza, sequestro di gasolio
Cronaca

Operazione Varsavia, dopo gli italiani arrestati quattro polacchi

Frode da circa 14 milioni per olio lubrificante spacciato per gasolio

Nella giornata di martedì, presso il Carcere di Trani sono stati avviati gli interrogatori di garanzia nei confronti degli italiani arrestati dalla Guardia di Finanza nell'ambito della operazione Varsavia, la maxi indagine che ha scoperto una frode da circa 14 milioni di euro per la commercializzazione di olio lubrificante spacciato per gasolio da autotrazione.

Davanti al gip Maria Grazia Caserta e al pm Alessandro Donato Pesce, l'interrogatorio dei 6 detenuti in carcere – il settimo è recluso a Napoli – ha, grazie anche alla parziale ammissione di alcuni degli indagati, sostanzialmente confermato le ipotesi accusatorie che vedono coinvolta una associazione a delinquere per l'introduzione sul territorio italiano di olio lubrificante commercializzato come gasolio che si avvaleva di prestanomi, di ditte di trasporto compiacenti e di gestori di impianti di distruzione, ognuno interessato a ricercare il proprio profitto economico.

Porte del carcere, invece, che si sono aperte per quattro polacchi come comunicato dalla Polizia Polacca ai colleghi finanzieri: in quella nazione, venivano infatti arrestati STROSS Fryderyk Adam, 40enne titolare del deposito fiscale polacco ove viene prodotto l'olio lubrificante, successivamente, commercializzato in Italia come gasolio, ed i suoi soci in affari, il 54 enne PAKOS Andrzej Dariusz nonché il 56enne GRAJCZYNSKI Waldemar Franciszek. Arrestata anche la 35enne SIKORSKA Justyna Alicja, portavoce e segretaria di FORINO Luigi, indicato dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza come uno dei capi del sodalizio criminale.

Intanto, la compagnia delle Fiamme Gialle di Trani sta relazionando la Procura sugli esiti delle oltre cento perquisizioni, effettuate il giorno degli arresti, nel corso delle quali sono stati finora rinvenuti e contabilizzati, nella disponibilità degli indagati, complessivamente valori, in denaro contante, saldi di conto corrente ed assegni, per circa centomila euro, nonché è stata sequestrata notevole documentazione contabile e materiale informatico ritenuto utile per definire ulteriormente la platea dei clienti della organizzazione criminale transnazionale.
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