Carlo Laurora
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Speciale

Poco più di 20 anni e trentacinque paesi visitati: il grande viaggio di Carlo Laurora

Il suo blog "Italian?Yes!" ha più di 200mila visualizzazioni ed oltre 70mila followers

Ha attraversato la Grande Muraglia cinese, ha ammirato lo spettacolo di Madre Natura davanti al Grand Canyon, ha camminato fra la gente, le luci e i grattaceli di Times Square ed è arrivato a vedere il miracolo della natura, l'aurora boreale. Sono solo alcune delle destinazioni da sogno dei viaggi di Carlo Laurora, tranese, venticinque anni e già trentacinque paesi diversi visitati tra cui Cina, Giappone, Stati Uniti, Islanda, Iran, Francia. La sua passione per il viaggio è nata da un regalo per il suo diciottesimo compleanno: un biglietto aereo destinazione Londra. Da quel momento non si è più fermato, fino al viaggio che gli ha cambiato la vita, verso uno dei posti più magici al mondo, l'Islanda. "La natura di quel paese mi ha sconvolto - spiega Carlo - è una cosa totalmente lontana e sconosciuta al nostro quotidiano, lì ho capito definitivamente che la ricerca di quei paesaggi era per me fondamentale".

Carlo non può fare a meno di viaggiare e così durante il suo percorso universitario decide di partecipare ben due volte al progetto Erasmus, prima va a vivere per sei mesi a Bordeaux in Francia, due anni dopo in Belgio a Louvain la Neuve per approfondire le sue conoscenze linguistiche. Durante questa esperienza si è scontrato con le piccole difficoltà di chi va a vivere da solo e ha conosciuto persone provenienti da ogni angolo del mondo però ha dovuto imparare quanto sia brutto dire addio alle persone.

Dai suoi viaggi in giro per il mondo nel Marzo del 2013 nasce quasi per caso con i suoi amici "Italian? Yes!", il blog dove Carlo racconta le sue avventure. "Ogni volta che partivo con i miei amici, al nostro ritorno tutti ci chiedevano come fosse andata e cosa avessimo visto. Inizialmente raccontare era piacevole, ma dopo è diventato davvero noioso. Da qui l'idea di creare un blog dove raccontare i nostri viaggi che permettesse a tutti di conoscere i nostri spostamenti e che ci avrebbe risparmiato di raccontare la stessa storia tante volte". Il primo viaggio descritto nei minimi particolari supera ogni loro aspettativa, migliaia di persone si collegavano quotidianamente al blog per seguirli. Così, dopo il consiglio del suo amico Luigi, Carlo dal 2016 ha deciso di occuparsi quotidianamente del blog. Oggi Italian?Yes! ha raggiunto numeri sorprendenti: più di 200mila visualizzazioni e le pagine social, tra Instagram e Facebook, superano i 70mila followers.

La voglia di tornare in Islanda, senza però spendere soldi, la condivide anche con chi ormai lo segue da anni sul blog e così organizza un viaggio con loro. Un disastro! Due iscritti e un viaggio annullato. Ma Carlo si definisce testardo e temerario e così ci riprova a Pasqua del 2016. Riesce a creare un gruppo di sette persone e parte alla caccia dell'aurora boreale che riescono anche a vedere. Le foto di quel viaggio girano velocemente e stupiscono tutti e così il viaggio si ripete per molte altre volte. Da qui oggi nasce anche il suo lavoro, in collaborazione con un'agenzia viaggi di Trani, accompagna chiunque voglia partire per destinazioni meravigliose, Cina, Stati Uniti, Finlandia, seguendo il modo di viaggiare di Carlo, un paio di scarpe da trekking, uno zaino pieno di sogni, tanta curiosità, la voglia di fare una nuova esperienza, di conoscere l'inesplorato.

Per il 2018 Carlo ha già tanti viaggi di gruppo fissati, tornerà in Islanda, Giappone, Norvegia e Stati Uniti. Ma per lui ha in mente un nuovo e straordinario progetto: intraprendere la via della seta, partire dalla Cina per arrivare qui in Italia senza aerei, un viaggio lento per guardare tutto attentamente con altri occhi. "Ho conosciuto in questi anni persone che hanno girato il mondo senza aerei - conclude Carlo - ho sentito nelle loro parole qualcosa che io probabilmente ancora non conosco".

Con la valigia sempre pronta dietro alla porta Carlo continuerà a girare il mondo. Nostalgia di Trani? Nessuna. Parte ogni volta con la certezza di ritornare qui, a casa.
3 fotoCarlo Laurora
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