Questa notte a Trani la processione dell'Addolorata

Nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo, dalla Chiesa di Santa Teresa viene portata in processione una statua della Madonna Addolorata, a cui la cittadinanza tranese serba sentita e particolare devozione. Si narra che, durante uno dei tanti assalti dei turchi nella città, questi, in segno di sfregio, le posero attorno al collo una corda tentando addirittura di portarla via: non ci riuscirono perché dal collo stesso iniziò a sgorgare sangue e gli infami, impauriti, scapparono via. Il corteo parte come tutti gli anni alle 03.00 di questa notte dalla Chiesa di Santa Teresa. Si prosegue in processione per le parrocchie della cittadina che accolgono a notte fonda la Sacra Effigie dell'Addolorata. Il rientro del corteo è previsto per le 8.30.

Questo il percorso: Santa Teresa, via Prologo, piazza Cesare Battisti, piazza Dogali, via San Nicola, piazza Addazi, piazza Duomo, Cattedrale, piazza Duomo, via Beltrani, parrocchia San Giovanni, via Beltrani, piazza Lambert, via Mario Pagano, piazza Indipendenza, via Andria, via Capozzi, via Papa Giovanni, parrocchia Angeli Custodi, via Papa Giovanni, via don Nicola Ragno, corso Imbriani, via Giuliani, via delle Tufare, parrocchia Madonna delle Grazie, via delle Tufare, via Giuliani, corso Imbriani, via Sant'Agostino, piazza Gradenigo, via Pedaggio Santa Chiara, parrocchia Santa Chiara, corso Regina Elena, corso Vittorio Emanuele, via Cavour, corso Imbriani, via de Robertis, parrocchia San Giuseppe, via de Robertis, corso Vittorio Emanuele, chiesa Sant'Antonio, corso Vittorio Emanuele, via de Roggiero, via delle Crociate, parrocchia Madonna del Pozzo, via delle Crociate, via Cavour, piazza Plebiscito, via Tiepolo, piazza Tiepolo, chiesa della Madonna del Carmine, piazza Tiepolo, via Statuti Marittimi, piazza Plebiscito, via San Giorgio, via Mario Pagano, piazza Libertà, parrocchia San Francesco, piazza Libertà, via Ognissanti, piazza Longobardi, piazza Sedile San Marco, chiesa Santa Teresa.

Poi, nel pomeriggio del Venerdì Santo si svolge per le vie della città un'altra processione detta "dei Misteri" che, partendo dalla Cattedrale, vede la presenza di tutte le confraternite della città.

IL VENERDI' SANTO

Fra le tradizioni più caratteristiche e più sentite del popolo tranese, rientra la processione della Madonna Addolorata. Infatti la storia racconta che, verso la fine del 600, volendo sbarcare in Trani un folto gruppo di soldati francesi, due loro sottufficiali venuti in esplorazione entrassero in un tugurio posto presso l'attuale Chiesa di S. Teresa, ove poche donne pregavano dinanzi ad una statua bellissima della Vergine. I due Francesi allora scacciarono minacciosamente le donne e tentarono di impossessarsi della statua, spinti non certo da sentimenti di devozione. Ma non appena fecero il tentativo di rimuoverla, l'immagine divenne pesante come un macigno ed inamovibile, tanto da provocare l'accecata ira dei due uomini, che tirarono fuori la daga e furiosamente colpirono il volto della Madonna sulla fronte. Ma dalla ferita sgorgarono stille di sangue e dagli occhi scesero delle lacrime che poi, fermatesi sulla guancia, divennero due perle lucenti! I due uomini, spaventati, fuggirono e lo sbarco non fu più effettuato. Quasi un secolo dopo, dal sindaco don Giuseppe Carcano fu rinvenuta quella testa profanata e miracolosa che poi, venerata, sotto il titolo dell'Addolorata, incrementò notevolmente il culto che tuttora si pratica nella Chiesa di S. Teresa. Le due perle sul volto della Madonna, assieme allo sfregio sulla fronte, sono ancora visibili sulla venerata immagine a testimoniare la verità dell'avvenimento miracoloso. (3)

Risalendo al 1800, la processione dell'Addolorata di Trani viene così descritta dalla scrittrice Janet Ross: il Venerdì Santo ci fu una processione, formata quasi tutta di donne, linde e ben vestite. Fra esse moltissime in abito di seta nera e grandi catene d'oro sul petto; tutte con un grosso cero in mano, e le calze bianche insudiciate e rotte, per il camminare che facevano senza scarpe, sovra strade infangate. Anche gli uomini che prendevano parte alla processione, precedendo le donne, e i preti, tutti erano religiosamente scalzi. (2)

La processione di questa Madonna, che si svolge nelle primissime ore del mattino del Venerdì Santo percorre si può dire tutte le vie della Città, passando per i Sepolcri di tutte le Chiese, sempre seguita da una folla interminabile di popolo devoto, appartenente a tutti i ceti sociali. Neanche i più indifferenti in questa circostanza restano immuni da un sia pur lieve sentimento di devozione verso quella che i tranesi chiamano semplicemente la « Madonne ». E' poi uno spettacolo a cui non si può rimanere insensibili quello dell'uscita della Madonna alle tre del mattino, dalla chiesa di S. Teresa, che è quella appunto ove si venera la statua che viene portata in processione. Mentre le tenebre della notte non si sono ancora diradate, mentre la banda musicale intona le gravi note di una marcia lenta, spunta dal portico di S. Teresa l'antica e venerata immagine accolta dal lacrimanti gemiti della massa di popolo in attesa, e che nell'atteggiamento mesto e piangente della Vergine ritrova Colei a cui si sono sentiti accomunati nei dolori passati e presenti! (3)

IL CULTO DELLA MADONNA ADDOLORATA

Il culto alla Madonna dei Sette Dolori a Trani deve ritenersi propagato già nel secolo XIII nella cinta muraria della città eseguita da Federico II, in prossimità del Castello Svevo. Infatti, in una stanzetta, posta attualmente in S. Giovanni Lionelli, trasformata poi in abitazione al numero civico 24, sull'architrave dell'in­gresso si trovano incise sulla pietra viva le seguenti parole: "Gemitus Matris tuae obliviscaris" (Non dimenticare il pianto di tua madre). Quella stanzetta fu il luogo dove gli antichi cittadini tranesi praticarono il primitivo culto alla Madonna dei Sette Dolori. Quest'affermazione è avvalorata dalla denominazione di tre vicoletti adiacenti alla stanza ed ancora esistenti. Vico I Madonna Sette Dolori, Vico II e Vico III. La toponomastica di ogni città, come si sa, ha una storia. I toponomi, cioè i nomi dei luoghi, delle strade, ecc. illustrano l'origine e la storia delle denominazioni, per cui l'indicazione data ai tre vicoletti testimoniano il culto dei tranesi verso la Madonna dei Sette Dolori.

Non avrebbe senso logico discernere diversamente, in presenza della stanza a ricordo del "pianto" della Madre di Cristo e dei tre vicoletti intitolati per perpetrare la memoria dei dolori della Madonna per la passione di Cristo. La presenza della stanza in quel luogo fa pensare a periodiche o giornaliere riunioni di devoti per onorare la Madonna Addolorata e alla trasmissione di generazione in generazione della stessa devozione. Come sia sorto in quel luogo il culto, si perde nella notte dei tempi, ma si può pensare che già nel XVII secolo, con la larga diffusione della devozione alla Madonna dei Sette Dolori, in seguito alla scelta delle sette circostanze dolorose della Vergine, i devoti si organizzarono sotto forma di "societas".

La costituzione delle "societas", proprio del tempo, determinò il primo nucleo di cittadini tranesi protesi al culto della Madonna, in seguito anche alla diffusione delle prime statue della Vergine, probabilmente introdotte a Trani durante il Viceregno Spagnolo. La data del 1727, epoca in cui fu resa obbligatoria la festa della Madonna dei Sette Dolori, fu motivo per intensificare il culto ed i devoti si organizzarono sotto forma di Confraternita della SS.ma Vergine dei Sette Dolori, con sede presso la Cattedrale il 28 febbraio 1731. L' 1 marzo ebbero dal Capitolo l'assegnazione del Rettore. (6)

Riferimenti bibliografici: (2) G. Malcangi "Trani nelle impressioni dei viaggiatori stranieri" - (3) R. Piracci "Il Tranesiere" - (6) F. Spaccucci "Devozione e pietà popolare tranese verso la Vergine Addolorata". Si ringrazia l'associazione Obiettivo Trani e il presidente Francesco Pagano per la collaborazione e la concessione dei testi. Per le foto si ringrazia il dott. Scarcella e l'associazione Obiettivo Trani.