Vita di città
Salta il contributo provinciale e Battiti Live, che succede a Trani?
Si attua la politica del risparmio mentre le città limitrofe investono e ci lasciano dietro
Trani - sabato 26 luglio 2014
10.16
Salta anche Battiti Live, la notizia ormai è ufficiale, annunciata addirittura sul sito della manifestazione, ma la cosa più grave non è aver perso un evento ma averci "rimesso la faccia". È vero, il momento di crisi economica (ormai va di moda questa scusa) costringe tutti a fare delle rinunce, a privilegiare alcune scelte a discapito di altre, a programmare degli investimenti tagliando o riducendo in altri settori, ma Trani non può e non deve nascondersi dietro queste scuse.
Probabilmente la scelta di rinunciare a Battiti è stata fatta proprio in virtù di questa politica del risparmio, così come chiesto a più riprese da diversi esponenti del centro-sinistra, visto che, da quanto si apprende direttamente da fonti interne all'Amministrazione, sembrerebbe che la Provincia Bat si sia tirata indietro nel versare il contributo chiesto dal Comune di Trani per l'evento. Una serata che sarebbe costata circa 75mila euro, dei quali tra i 55 e i 60mila avrebbe dovuti metterli proprio la Bat, invece così non è stato.
Ma, come detto, il problema tuttavia è un altro. Aver perso un evento, seppur della portata di Battiti, potrebbe essere anche una scelta sensata a queste condizioni, ma non aver programmato sufficientemente bene una stagione come quella estiva, fondamentale per l'economia cittadina, è veramente un dramma. Si potrebbe sorvolare addirittura sulla figuraccia fatta, visto che non appena si è presentata l'occasione Bisceglie ha colto l'attimo per far pesare quanto sia semplice avere quel qualcosa in più rispetto a Trani. Ciò che invece non può passare in secondo piano è quanto sia allo sbaraglio la città, quanto abbia perso in questi ultimi anni dal punto di vista dell'appeal nei confronti del "forestiero".
Tutte le città limitrofe hanno fatto investimenti per rilanciarsi, Trani no. Ha deciso di puntare sulla "politica del risparmio", probabilmente convinta di poter sopravvivere di rendita, avendo messo da parte anche un bel gruzzoletto (3/4 milioni di euro), ma a quale scopo? Come vengono utilizzati questi soldi, se si ha difficoltà a far partire la refezione scolastica, se non si può programmare una stagione di eventi e attrazioni? Non è sufficiente la scusa che ci sono da sanare i debiti delle precedenti amministrazioni, Trani non può permettersi di rimanere indietro.
Probabilmente la scelta di rinunciare a Battiti è stata fatta proprio in virtù di questa politica del risparmio, così come chiesto a più riprese da diversi esponenti del centro-sinistra, visto che, da quanto si apprende direttamente da fonti interne all'Amministrazione, sembrerebbe che la Provincia Bat si sia tirata indietro nel versare il contributo chiesto dal Comune di Trani per l'evento. Una serata che sarebbe costata circa 75mila euro, dei quali tra i 55 e i 60mila avrebbe dovuti metterli proprio la Bat, invece così non è stato.
Ma, come detto, il problema tuttavia è un altro. Aver perso un evento, seppur della portata di Battiti, potrebbe essere anche una scelta sensata a queste condizioni, ma non aver programmato sufficientemente bene una stagione come quella estiva, fondamentale per l'economia cittadina, è veramente un dramma. Si potrebbe sorvolare addirittura sulla figuraccia fatta, visto che non appena si è presentata l'occasione Bisceglie ha colto l'attimo per far pesare quanto sia semplice avere quel qualcosa in più rispetto a Trani. Ciò che invece non può passare in secondo piano è quanto sia allo sbaraglio la città, quanto abbia perso in questi ultimi anni dal punto di vista dell'appeal nei confronti del "forestiero".
Tutte le città limitrofe hanno fatto investimenti per rilanciarsi, Trani no. Ha deciso di puntare sulla "politica del risparmio", probabilmente convinta di poter sopravvivere di rendita, avendo messo da parte anche un bel gruzzoletto (3/4 milioni di euro), ma a quale scopo? Come vengono utilizzati questi soldi, se si ha difficoltà a far partire la refezione scolastica, se non si può programmare una stagione di eventi e attrazioni? Non è sufficiente la scusa che ci sono da sanare i debiti delle precedenti amministrazioni, Trani non può permettersi di rimanere indietro.