Religioni
Settimana della cultura ebraica, oggi è la festa di Purìm
Un calendario ricco di appuntamenti da mattina a sera
Trani - giovedì 5 marzo 2015
7.12
La settimana di arte, cultura e letteratura ebraica, Lech Lechà Purim, continua ad animare le città di Trani e Barletta. Oggi, in particolare, per gli ebrei è il giorno della festività di Purim. Dalle ore 9 alle 12, presso la sinagoga Scolanova, Tefillà di Purìm e seconda lezione di Purìm tenuta dal Maskil Marco Dell'Ariccia. In Israele la festa si prolunga anche fino al 15 di Adàr e viene chiamata Purìm Shushàn (Purìm di Susa). L'uso è che si gioisca cantando, ballando e bevendo vino fin quasi al punto da confondersi esclamando non: arùr Hamàn (maledetto Hamàn) e barùch Mordechài (benedetto Mordechai) ma addirittura il contrario.
Presso l'auditorium di San Luigi, alle ore 12, si terrà una conferenza dal titolo "C'è un popolo sparso e diviso". I relatori saranno Piero Di Nepi, Roque Pugliese, Attilio Funaro. Modera Cosimo Yehudàh Pagliara. Purìm ci ricorda che spesso molti ebrei cadono nell'errore di assumere usi e costumi sociali non ebraici. Si assimilano, ossia si mascherano. La storia di Ester, ebrea costretta ad assimilarsi e nascondere la propria identità sin quando quella del suo popolo non fosse stata messa in pericolo, insegna che per gli ebrei nulla può essere scambiato con la propria identità. Oggi nuovi Hamàn incitano le masse a rinnegare la storia più recente, distruggere Israele e cancellarlo dalle carte geografiche, ma dall'altra parte non c'è più un popolo "sparso e diviso" come narra il Rotolo di Ester. Ebrei italiani di varia provenienza storico–geografica raccontano il loro vissuto ebraico fornendoci, al di là da differenze e divergenze, l'immagine di un popolo che in secoli di Diaspora non ha mai smarrito la forza della propria identità.
Alle ore 17, presso la sinagoga Scolanova, si terrà una lezione di Cosimo Yehudàh Pagliara. Bevanda per eccellenza, il vino è sacro sin da quando è grappolo d'uva. Su di esso si recita di sabato una particolare benedizione, il kiddush. Il vino kashèr deve essere controllato in ogni sua fase dagli ebrei. Mangiare e bere tutto ciò che si trova al supermercato è quanto di più facile ci sia ma all'ebreo è stato dato un codice di vita differente. La libertà è tale quando è regolata dalle leggi e il cibo non fa eccezione.
Dalle ore 13 alle 15 e dalle 21 alle 23, presso il ristorante Taverna Portanova, pranzo di Purìm e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica. Alle ore 19, invece, presso l'auditorium San Luigi, un incontro sull'Europa delle culture religiose dopo i fatti di Parigi, dal titolo "Je suis Juif". I recenti sanguinosi attentati di Parigi nei confronti del magazine satirico Charlie Hebdo e del supermercato kasher pongono, in modalità differenti, preoccupanti interrogativi su libertà d'espressione e satira ma anche su dichiarati piani di violenta destabilizzazione sociale da parte di esponenti terroristi di presunta ispirazione islamica.
La giornata si concluderà con un concerto, "Il canto di Abramo", presso l'auditorium di San Luigi alle ore 20.30. Dal Prelude, Chorale et Fugue di Franck agli Etudes–Tableaux di Rachmaninov, pagine di travolgente romanticismo pianistico.
Presso l'auditorium di San Luigi, alle ore 12, si terrà una conferenza dal titolo "C'è un popolo sparso e diviso". I relatori saranno Piero Di Nepi, Roque Pugliese, Attilio Funaro. Modera Cosimo Yehudàh Pagliara. Purìm ci ricorda che spesso molti ebrei cadono nell'errore di assumere usi e costumi sociali non ebraici. Si assimilano, ossia si mascherano. La storia di Ester, ebrea costretta ad assimilarsi e nascondere la propria identità sin quando quella del suo popolo non fosse stata messa in pericolo, insegna che per gli ebrei nulla può essere scambiato con la propria identità. Oggi nuovi Hamàn incitano le masse a rinnegare la storia più recente, distruggere Israele e cancellarlo dalle carte geografiche, ma dall'altra parte non c'è più un popolo "sparso e diviso" come narra il Rotolo di Ester. Ebrei italiani di varia provenienza storico–geografica raccontano il loro vissuto ebraico fornendoci, al di là da differenze e divergenze, l'immagine di un popolo che in secoli di Diaspora non ha mai smarrito la forza della propria identità.
Alle ore 17, presso la sinagoga Scolanova, si terrà una lezione di Cosimo Yehudàh Pagliara. Bevanda per eccellenza, il vino è sacro sin da quando è grappolo d'uva. Su di esso si recita di sabato una particolare benedizione, il kiddush. Il vino kashèr deve essere controllato in ogni sua fase dagli ebrei. Mangiare e bere tutto ciò che si trova al supermercato è quanto di più facile ci sia ma all'ebreo è stato dato un codice di vita differente. La libertà è tale quando è regolata dalle leggi e il cibo non fa eccezione.
Dalle ore 13 alle 15 e dalle 21 alle 23, presso il ristorante Taverna Portanova, pranzo di Purìm e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica. Alle ore 19, invece, presso l'auditorium San Luigi, un incontro sull'Europa delle culture religiose dopo i fatti di Parigi, dal titolo "Je suis Juif". I recenti sanguinosi attentati di Parigi nei confronti del magazine satirico Charlie Hebdo e del supermercato kasher pongono, in modalità differenti, preoccupanti interrogativi su libertà d'espressione e satira ma anche su dichiarati piani di violenta destabilizzazione sociale da parte di esponenti terroristi di presunta ispirazione islamica.
La giornata si concluderà con un concerto, "Il canto di Abramo", presso l'auditorium di San Luigi alle ore 20.30. Dal Prelude, Chorale et Fugue di Franck agli Etudes–Tableaux di Rachmaninov, pagine di travolgente romanticismo pianistico.