Sergio De Feudis
Sergio De Feudis
Cronaca

"Sistema Trani", Sergio De Feudis rimane in carcere

Il gip del Tribunale di Trani ha rigettato la richiesta di domiciliari

Rimane in carcere Sergio De Feudis, il dipendente dell'ufficio Ragioneria del Comune arrestato l'8 giugno scorso nell'ambito dell'inchiesta sul "Sistema Trani" e accusato di far parte di un'associazione a delinquere che avrebbe depauperato le casse di Palazzo di città. È quanto deciso dal gip del Tribunale di Trani, Francesco Messina, all'esito dell'interrogatorio di garanzia cui De Feudis è stato sottoposto sabato scorso.

Gli avvocati Claudio Papagno e Vincenzo Desiderio avevano chiesto l'attenuazione della misura cautelare (dal carcere ai domiciliari). Ma già il pm Michele Ruggiero aveva espresso in proposito parere negativo. De Feudis risponde oltre che di associazione a delinquere anche di peculato, turbata libertà degli incanti, falsi (commessi anche in documenti informatici) e truffa. In particolare, avrebbe manomesso e alterato gli impegni di spesa in favore di cooperative che svolgevano servizi per il Comune.

Con lui risultano indagati anche l'ex dirigente della Polizia municipale (e per un periodo dirigente delle Finanze) Antonio Modugno e un funzionario ancora in servizio a Palazzo di città di Trani (ex responsabile ai Contratti e Appalti), Edoardo Savoiardo, che avrebbero fatto parte dell'associazione a delinquere. Il gip però non ha disposto per loro alcuna misura cautelare non sussistendo le esigenze cautelari, così come invece aveva chiesto il pm Ruggiero. Quest'ultimo aveva invocato gli arresti in carcere anche per l'ex dirigente delle Finanze, Domenico Guidotti. Ora gli avvocati di De Feudis non hanno altra scelta che rivolgersi al Tribunale del Riesame e sperare in un esito diverso.

Le alterazioni dei conti comunali rappresentano la seconda parte dell'inchiesta "Sistema Trani" che partì dall'appalto sulla vigilanza degli immobili comunali e sfociò nell'arresto (ai domiciliari) del sindaco Luigi Riserbato e di altre cinque persone il 20 dicembre 2014. Ora l'inchiesta è chiusa e sono 19 le persone destinatarie di un avviso di conclusione delle indagini, compreso lo stesso Riserbato che con le sue denunce ha fatto partire gli accertamenti sui conti alterati del Comune.

Oltre che per Riserbato, sono state chiuse le indagini a carico del suo ex vicesindaco Di Marzio, degli ex consiglieri Musci e Damascelli, dell'ex presidente Amiu Ruggiero, di De Feudis, Savoiardo, Modugno e Guidotti; degli ex dirigenti Claudio Laricchia, Yanko Tedeschi, Pasquale Mazzone, Francesco Paolo Russo; dell'agente di Polizia municipale, Elsa Coppola; dell'ex presidente della cooperativa Vigilanza tranese, Vincenzo Giachetti; di un ex dipendente della coop Un amico per Trani, Carlo Addamiano; e dei referenti della Sicurcenter di Palermo (Francesco Lupo, Nicola Lisi e Massimo Aletta), la società che nel 2013 si era aggiudicata il bando per la vigilanza degli immobili pubblici.
© 2001-2024 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.