Liberazione tartarughe
Liberazione tartarughe
Ambiente

Trani, il mare, le tartarughe: altre tre liberate anche nel giorno di Capodanno

Un'azione pressoché quotidiana del WWF di Molfetta con la collaborazione della Lega Navale di Trani

Vedere le tartarughe marine, che non appena tirate fuori dai contenitori per essere rituffate in mare cominciano a dimenare in aria le pinne e poi nuotare, come volassero, e scomparire nell'azzurro, è ogni volta un'emozione che tocca le corde più profonde nell'anima: perché dà il sapore vero di che cosa significhi la libertà. È un'azione che a Trani viene svolta pressoché quotidianamente ormai da tanti anni, grazie al Centro recupero del WWF Molfetta con Pasquale Salvemini - e i suoi collaboratori- che quasi ogni sera, al ritorno dei pescherecci nel porto, viene chiamato dai pescatori per recuperare le tartarughe rimaste impigliate nelle reti. Il giorno di Capodanno non è un giorno di ferie per questa azione: anzi, è ormai quasi una celebrazione che si ripete come un saluto benaugurale al nuovo anno anche con la presenza del Sindaco, proprio per rimarcare un'attività che vede unite al WWF la Lega Navale di Trani e l'impegno dell'Amministrazione nel sostenerla in futuro. Quest'oggi l'aria limpida del primo giorno dell'anno ha consentito lo sguardo non solo sull'elegante e antico profilo del porto di Trani, ma anche del promontorio del Gargano e della inconfondibile sagoma della collina di Castel del Monte: ed è stato come se la liberazione delle tre tartarughe avvenisse sotto lo sguardo compiaciuto e l'approvazione dell'imperatore Federico II, che nel rispetto della natura ricostruì le regole dell'arte della caccia con i falconi e dalla perfezione della natura fu ispirato e nutrito. "Trani con la sezione WWF di Molfetta e la Lega navale è ormai da considerarsi, con 10.000 tartarughe salvate in venticinque anni, il maggior centro del Mediterraneo per la tutela di questa specie": così Pasquale Salvemini, che auspica la possibilità di consentire attraverso queste azioni uno sviluppo della ricerca scientifica riguardo il gasembolismo che colpisce questa specie e, di conseguenza, una conoscenza maggiore dell'ecosistema per poter salvaguardare sempre meglio il nostro mare. "Le istituzioni, di fronte all'azione di associazioni come il WWF e alla disponibilità e alla collaborazione della Lega navale di Trani, non possono semplicemente stare a guardare ma offrire sempre più collaborazione per questa risorsa preziosa che è il mare": così il sindaco Amedeo Bottaro - accompagnato dal vicepresidente del Consiglio Comunale Michele Di Gregorio -sempre felice di poter essere in prima persona a ridare la libertà a queste splendide creature. Orgoglioso e fiducioso di un coinvolgimento sempre più importante anche con i giovani di questo connubio con il WWF il presidente della Lega navale di Trani Luigi Ventura. Quasi una festa del mare dunque con applausi e sirene, tra i due mezzi da cui le tartarughe sono state liberate, alcune imbarcazioni private e il Roan della Guardia di Finanza di Bari con la sua motovedetta. E domani si riparte, con il recupero dai pescherecci e con l'analisi dello stato di salute delle meravigliose creature nel Centro recupero tartarughe marine di Molfetta, per verificare che possano essere riportate nel loro habitat, contrassegnate da targhette applicate sulle pinne anteriori che ne raccontano la storia, le vicende e i loro viaggi nel Mediterraneo.
TartarugaScreenshot com miui gallery
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