Terreno ex Giustozzi, Amet
Terreno ex Giustozzi, Amet
Cronaca

Terreno Amet, quattro condanne e una prescrizione

Chiuso il primo grado: condannati Mangione, Affatato, Leggeri e Piizzi

Quattro condanne ed un'assoluzione per prescrizione. Si conclude così il processo di primo grado per il suolo di Corso Matteo Renato Imbriani che ad ottobre 2006 l'Amet aggiudicò all'impresa edile tranese "Graziano 2": terreno su cui poi fu costruito un palazzo per civili abitazioni con locali commerciali al piano terra.

Il tribunale collegiale di Trani, presieduto da Giulia Pavese, ha condannato per l'accusa di turbata libertà degli incanti l'ex presidente dell'Amet Alfonso Mangione (difeso dagli avvocati Antonio Florio ed Enzo Papeo) ad 8 mesi di reclusione e ad 800 euro di multa, ed altri tre imputati a 6 mesi di reclusione e a 600 euro di multa ciascuno: l'ex dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale, ing. Giuseppe Affatato (difeso dagli avvocati Luigi Puca e Giacomo Ragno) ed i componenti della commissione aggiudicatrice dell'Amet: Salvatore Leggieri e Vincenzo Piizzi (rispettivamente difesi dagli avvocati Carmine Di Paola e Domenico Di Terlizzi).

La sezione penale del Tribunale ha anche dichiarato i quattro imputati, che hanno sempre respinto le accuse, "incapaci di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata della pena" ma ha pure sancito che tutte le pene comminate godano del beneficio della sospensione. Assolto, ma per intervenuta prescrizione, Gerardo Graziano (difeso dagli avvocati Domenico Franco ed Antonio Florio) all'epoca amministratore della società edile, pure lui dettosi estraneo alle contestazioni. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi novanta giorni.

L'inchiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Trani Antonio Savasta ipotizzò che la cessione dell'area sarebbe avvenuta nonostante la contraria volontà del consiglio d'amministrazione dell'Amet, secondo cui nel bando si sarebbero dovute prevedere varie forme di offerta per consentire la possibilità di partecipazione all'aggiudicazione di più imprese. Ma una clausola del bando avrebbe di fatto limitato una più vasta partecipazione, favorendo, di fatto, l'impresa "Graziano 2". Il pubblico ministero contestò anche che la busta contenete l'offerta della società sarebbe stata carente delle firme sui lembi e che il prezzo di vendita sarebbe stato inferiore a quello del mercato dell'epoca.
  • Tribunale di Trani
  • Amet
Altri contenuti a tema
Smart Go City, presentati oggi a Trani i nuovi bus elettrici Smart Go City, presentati oggi a Trani i nuovi bus elettrici Altri sei mezzi in arrivo nei prossimi mesi
Minacce ai testimoni a Trani: i pm Pesce e Ruggiero saranno sospesi e poi trasferiti con nuove funzioni Minacce ai testimoni a Trani: i pm Pesce e Ruggiero saranno sospesi e poi trasferiti con nuove funzioni Entrambi andranno a fare i giudici civili, l'uno a Milano l'altro a Torino
Smart Go City: arrivano a Trani altri tre bus elettrici Smart Go City: arrivano a Trani altri tre bus elettrici I tre mezzi sono stati ceduti in usufrutto all’Amet SpA ed entreranno da subito in servizio
Project financing sui parcheggi, i dubbi del consigliere Di Leo Project financing sui parcheggi, i dubbi del consigliere Di Leo Il capogruppo scrive al Comune, Amet e Revisore dei Conti
Illuminazione pubblica, Oikos: «Un possibile errore di valutazione con la City Green Light» Illuminazione pubblica, Oikos: «Un possibile errore di valutazione con la City Green Light» «Oggi stiamo pagando un servizio non efficiente che complessivamente costerà di più dei canoni che il Comune corrispondeva ad Amet»
Domenica mattina con black out a Trani, senza corrente la zona nord Domenica mattina con black out a Trani, senza corrente la zona nord In corso l'intervento dei tecnici
1 Iren vince l'asta per rilevare le utenze Amet: passaggio automatico per chi non sceglie altri gestori Iren vince l'asta per rilevare le utenze Amet: passaggio automatico per chi non sceglie altri gestori Tuttavia ogni cliente potrà, in qualsiasi momento, decidere di passare ad altro fornitore
Inchiesta "Le Lampare al Fortino": assolti Bologna, Capone, Ciliento, Di Staso e Lignola Inchiesta "Le Lampare al Fortino": assolti Bologna, Capone, Ciliento, Di Staso e Lignola Per il Gip "i fatti non costituiscono reato"
© 2001-2024 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.