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Urbanistica, Laurora (Pd): «Con questa Amministrazione il nulla»

Per il consigliere è necessario riesaminare le scelte dei Pue

«Da poco più di tre anni in questa città non si parla più di urbanistica. Gli ultimi provvedimenti che ricordo sono i Piani Urbanistici Esecutivi (PUE) e il Piano di Rigenerazione Urbana che furono adottati dalla precedente amministrazione Tarantini. Infatti, oggi sono in fase di realizzazione solo gli interventi privati di quei Pue, e siamo in attesa dei finanziamenti regionali ottenuti grazie alla Rigenerazione Urbana». Il nuovo intervento di un attivissimo Tommaso Laurora, consigliere comunale del Partito Democratico, che puntualmente torna a segnalare le mancanze dell'Amministrazione comunale, questa volta verte sull'urbanistica.

«Dopo queste iniziative - dice Laurora -, il nulla. Se in campo pubblico l'amministrazione non da' segni di vita, pare che almeno qualche privato stia presentando delle proposte di attuazione nelle aree che devono essere disciplinate dai famosi Pue. L'argomento è' importante, perché le scelte urbanistiche che si attuano con questi strumenti urbanistici disegnano la città che poi vivranno in futuro i tranesi. Molti sanno che le scelte che vengono operate con i Pue possono sintetizzarsi in localizzazione dei fabbricati, sistemazione delle strade, quantificazione e localizzazione delle aree per servizi, scelta della tipologia di servizi da realizzare. Si capisce bene che si tratta di scelte fondamentali, sulle quali sarebbe opportuna la massima partecipazione. Ora, passeggiando su Via Malcangi, mi sono imbattuto in uno striscione pubblicitario, posto sul muro di fronte a Via Gisotti. Su questo, si può visionare una ipotesi di progettazione dell'area, che è da sottoporsi al procedimento del Pue, evidentemente predisposta dal privato e dai suoi tecnici e, per essere pubblicizzata in quel modo, anche condivisa dalla amministrazione comunale, dirigente Utc e assessore all'urbanistica. Incuriosito, mi sono fermato a dargli un'occhiata, approfittando della gentilezza del privato che ci illustra, anche se per fini commerciali, cosa ha pensato di realizzare, tenuto conto che anche i consiglieri comunali, sia di minoranza, ma anche di maggioranza ( contenti loro), nulla sanno di quello che avviene nelle segrete stanze dell'ufficio tecnico, strettamente sorvegliate dall'assessore all'urbanistica. Ebbene, visionando lo striscione, si può vedere che sull'area in questione, che va da Via Malcangi sino al lungomare, sono previsti due fabbricati rettangolari, posti a ridosso del lungomare. Essi occupano, secondo il lato lungo, quasi metà della profondità dell'area. L'altra metà, sino a via Malcangi, sembrerebbe sistemata a verde, con piantumazione di alberi (?) e vialetti. Tra i due fabbricati sembra ipotizzata solo una stradina, evidentemente pedonale, perché parte dalla zona verde. Per far capire come la materia sia opinabile, e come si possano effettuare scelte anche diverse, provo un po' ad analizzare con Voi la proposta del privato e del tecnico progettista.

Prima osservazione. Se guardiamo l'andamento dei fabbricati su Via Malcangi e sul Lungomare, notiamo in modo molto evidente che la Via Malcangi possiede un allineamento di fabbricati molto marcato, mentre sul lungomare, partendo da via San Magno, sono realizzate, quasi totalmente, costruzioni basse. Ne consegue che, volendo rispettare l'assetto urbanistico esistente e consolidato, i fabbricati dovrebbero essere più correttamente posizionati lungo via Malcangi e non sul lungomare. A riprova di questa considerazione, basta verificare che sul suolo adiacente c'è un fabbricato lungo via Malcangi e delle ville sul lungomare. Ma è evidente a tutti che tutta la quinta architettonica dei fabbricati si sviluppa tutta su Via Malcangi, rispetto al lungomare. In questo contesto, la realizzazione dei fabbricati sul lungomare li farebbe apparire a notevole impatto visivo.

Seconda osservazione. Chi ha deciso che quell'area è da destinarsi esclusivamente a verde e non a verde e parcheggi? Tutto sommato il quartiere di verde e' ben fornito, in quanto si affaccia sul lungomare. I parcheggi, vista la enorme fruizione del quartiere nei mesi estivi, forse, potrebbero tornare utili. Inoltre, a qualcuno potrebbe non piacere che, alla fine, questi giardini previsti dal progettista siano utilizzati solo dai privati che abiteranno nei fabbricati previsti dal Pue.

Terza osservazione. Chi ha deciso che l'area pubblica debba essere posizionata lungo Via Malcangi? A partire da Via San Magno, al cui inizio e' localizzata un 'area sistemata a verde, sino alla piazza che costeggia Via Rovigno, non c'è una piazza. La cosa e' incredibile perché stiamo parlando di un lungomare, e quindi tutte le aree pubbliche possibili, destinabili alla sosta e allo svago, dovrebbero essere realizzate a ridosso. Perché? Perché i cittadini che si siedono alle panchine devono poter godere della vista del mare e non dei fabbricati. Ecco perché!

Quarta osservazione - conclude Laurora -. Chi ha deciso che Via Gisotti non debba o possa prolungarsi sino al lungomare? Qualcuno potrebbe anche immaginare tale prolungamento, con i fabbricati posti, come detto, su via Malcangi, e subito dopo, ai lati della possibile strada, una sistemazione a verde e parcheggi. Queste quattro osservazioni fanno capire che sarebbe doveroso ed opportuno che le scelte dei Pue siano esaminate, e valutate, da molte teste e da molti occhi, e che è pericoloso far assumere decisioni importanti dal dirigente di turno, dall'assessore all'urbanistica pro tempore, e dalla sola Giunta Comunale, la quale non ha le competenze tecniche necessarie, ed i cui componenti non hanno autonomia decisionale, perché fanno solo ciò che il sindaco vuole. Allora io invito, come sempre, i cittadini, le associazioni ed i partiti tutti, a tenere gli occhi aperti e partecipare ai procedimenti amministrativi, perché quando le decisioni sono prese da poche persone, in questo campo anche poco competenti ed esperte, possono essere produttive di guai. Nel contempo, aspetto, in qualità di consigliere comunale, di essere informato da qualcuno di buon cuore della disponibilità delle proposte di deliberazione per l'adozione dei vari Pue (immagino che vi saranno.....o in ufficio si sono sinora fatti vento?), onde convincere i colleghi di minoranza e di maggioranza a sottoscrivere la richiesta per poterli esaminare in Consiglio Comunale, in quanto la discussione consiliare garantisce un minimo di partecipazione democratica su scelte importanti per la nostra città».
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