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Tra le 100 perle di Donatella Bianchi c’è anche la Cattedrale

La conduttrice di Linea blu ospite a Trani della Lega navale

Giuseppe Di Ciommo, presidente della sezione di Trani della Lega navale, l'ha inseguita a lungo. Quattro mesi di corteggiamento per averla ospite in Lega per presentare il suo secondo lavoro da scrittrice. Donatella Bianchi, giornalista, scrittrice e conduttrice di Linea blu, alla fine ha accettato l'invito per raccontare davanti ad un numeroso pubblico com'è nata l'idea di dedicare un volume alle 100 perle del mare italiano. «Per me l'Italia è un diadema – dice – ed è tempestato da gioielli, città e scorci meravigliosi, luoghi d'eccellenza, tesori da valorizzare e su cui accendere i riflettori».

Obiettivo del libro non è quello di essere una vera e propria guida, ma piuttosto un viaggio, un viaggio virtuale in cui vengono condivise alcune pagine del diario di bordo del suo programma tv, attraverso l'osservazione della costa dal mare e l'ascolto delle storie dei protagonisti. Un viaggio ideale da nord a sud, da est a ovest della Penisola in 100 tappe, tra fondali incredibili e spiagge incontaminate che nulla hanno da invidiare ai mari tropicali, tra isole avvolte dal mistero e borghi ricchi di storia e leggende che si tramandano di generazione in generazione. «Non è stato facile scegliere tra oltre 550 puntate e 350 località. Le cento che ho inserito nel libro sono quelle che mi hanno lasciato qualcosa nel cuore».

Su cento, dieci sono paesaggi e luoghi pugliesi: i citri del mar Piccolo (Taranto), Gallipoli e la sua scapece, l'acquedotto monumentale di Santa Maria di Leuca, le sorgenti segrete di Castro, Torre Guaceto, il porto di Giovinazzo, la palazzata a mare di Molfetta, le saline di Margherita, la costa dei trabucchi a Vieste e infine la Cattedrale di Trani. «Era obbligatorio dedicare uno spazio a Trani ed al suo monumento simbolo, conosciuto in tutto il mondo. In quella posizione da, forte, l'idea di dominare l'Adriatico. La storia e la geografia dicono che luoghi come Trani possono essere propulsori di iniziative di incontro e di unificazione per un mediterraneo in crisi ed in difficoltà. La Cattedrale è un simbolo anche di speranza».
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