Chiaro e Tondo

Ma non voteremo Pistolino Pistolini

Chiaro e Tondo 156

Mi ero eccitato anch'io, giornalisticamente parlando, negli anni passati, alla visione della società civile che saliva alla ribalta della cosa pubblica. Abbiamo però avuto, io ed altri cittadini, un brusco risveglio. La società civile, fuori dal contesto istituzionale, ha avuto, ha e avrà li meglio assi nella manica per ben figurare e per vedersi dedicare, come è successo da parte del sottoscritto (rivedere Chiaro e Tondo in archivio) fior di articoloni. Con ringraziamenti annessi da parte degli interessati. Non è vero dunque che mi sia abbandonato unicamente alla sfera politica, agli addetti ai lavori e alle seghe mentali su futuri sviluppi. E' però purtroppo vero, come dicevo, che ogni qualvolta in cui la società civile ha fatto capolino nell'agone politico, ha sviluppato tutti insieme i virus tipici dei politici di professione: foga da visibilità, astio verso il prossimo, anche di coalizione, voracità analoga a quella dei pescicani o trasferimento della lotta armata da riunione di condominio nell'assise pubblica. Un vilento trasferimento di appetiti atavici. Piano dunque dire che dei politici non ce ne frega più niente e che vogliamo interessarci solo alla società civile. Una volta, all'indomani dell'esordio nell'arena politica della cosiddetta società civile, Vittorio Monterisi mi disse: " Giovà, qua c'è gente che non sa nemmeno scrivere una delibera!". Il qualunquismo mi ha messo addosso sempre una certa tristezza: con esso non si va alla ricerca del miglior politico, del miglior professionista che possa mettersi al servizio di un'amministrazione. Si cerca il peggio non per costruire domani ma per distruggere oggi, ora e subito.

Sono i migliori politici che devono cambiare una città, perché, piaccia o non piaccia, il motore amministrativo è la politica: questa dev'essere svolta da chi sappia muoversi in questo settore, con onestà, con trasparenza, con efficacia; piaccia o non piaccia voteremo uno di quelli di cui parliamo tutti i giorni, se non vogliamo cadere negli errori del passato; perché troveremo sempre un grande arrotino, un grande fabbro, un grande scrittore, un grande medico; ma non è detto che questi siano grandi politici; la ricerca di questi non significa lavorare per una cerchia ristretta o essere criptici, ma significa compiere delle segnalazioni per i cittadini. Alla fine non voteremo certo un Pistolino Pistolini qualsiasi.

Prendete la bellissima risposta che mi ha dato Roberto Visibelli: non fa una piega, è il trionfo della chiarezza, una confessione bellissima; ora grazie a questa molti cittadini hanno capito perché sia stato accantonato come assessore e cosa aveva fatto dietro le quinte, qualcosa che non aveva potuto rivelare prima quando era assessore. Se non l'avessi chiamato in causa, molte di quelle cose non le avrebbe scritte così esplicitamente, in questo contesto web. Noi siamo per la chiarezza assoluta e per la ricerca trasparente dei Migliori. Senza ripetere gli errori del passato.

PS: Ha detto il giudice: Marrazzo non colpevole ma vittima e con l'auto blu, sostanzialmente poteva muoversi liberamente. Meno male che Tarantini con l'auto blu andava solo in ospedale e non a trans… 
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