Chiaro e Tondo

Maroni e dintorni

Chiaro e Tondo 111

Concordo con tutti i tipi d'opposizione contenutistica e dialettica da rivolgere al Ministro Maroni in visita a Trani, ma credo che in una di quelle (poche) occasioni in cui un alto rappresentante istituzionale si dirige verso la nostra città, non sia affatto civile rivolgergli contestazioni rumorose.Non vorrei infatti che il sit in pacifico sfoci in una di queste espressioni. A parte il fatto che col sit in non si possono rivolgere domande, almeno così ritengo... Senza piazzate o eventuali insulti, o manifestazioni senza confronto, sarebbe stato molto più semplice rivolgere allo stesso delle domande. Civili, ma scomode, civili ma impertinenti. Le pecche del governo che egli rappresenta, nei confronti del Sud disastrato ed affogato nei compromessi e nei pochi fondi, salvo proclami dell'ultima ora su fantomatiche Banche del Sud o finanziamenti a pioggia e gestiti dalle solite clientele politiche, stanno lì come simboli di un esecutivo "nordista", che obbedisce alla pancia dell'elettorato leghista e che ha finito per rendere lo stesso Berlusca "schiavo" delle legioni bossiane (lo sappiano i tanti ignari tranesi che votano amena e core per lo stesso Berlusca).

In realtà votano per un Lega sempre più potente che se ne impipa degli atavici nostri problemi. E che lo sappiano i tanti entusiasti per la istituzione della Bat, politici ed assessori compresi, che tra le priorità del Ministro "leghista" Tremonti ci sarebbe proprio l'abolizione delle Provincie come istituzioni - carrozzone. Altro che piani di sviluppo e di rilancio... A Maroni diamo il benvenuto con un signorile dissenso. Ma un dissenso vero, fatto di interrogativi fermi, non la solita accoglienza con tramezzini sospesi sul pericoloso crinale della falsa cortesia, la diffdenza e/o l'indifferenza. O l'inutile, immagino, eccitazione dei rappresentanti politci locali. Chè non c'è nulla da eccitarsi. Almeno posso capire per la Chiabotto (vedi serata a Palazzo Pugliese), ma per Maroni proprio no.

PS: comunicazione di non servizio (è una battuta pure questa, mo' non mi fare il verbale...) per Roberto Visibelli: E come sei diventato permaloso... Io intendevo il mezzo giornalistico della rubrica personale. Lo so che eri e sei giornalista... La stima e l'affetto inalterati credo mi autorizzino, in modo sano e schietto come nostro costume, ad occuparmi qualche altra volta di te.

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