Chiaro e Tondo

Serate di Gala

Chiaro e Tondo 33

Ci sono stati un paio di momenti negli ultimi quattro giorni, nei quali ho dovuto e voluto, seppur a malincuore, interrompere la piacevolissima lettura del libro di Massimo Franco, incentrato sulla biografia di Andreotti, per dedicarmi a due personaggi di cui mi occuperò oggi: l'assessore al tursimo del Comune di Trani, il signor D'Ambrosio ed il presidente dell' Amet, il signor Gala.

Nei loro interventi, (il primo in un programma tv locale, in cui si parlava di cultura, il secondo con un più solenne comunicato - stampa), ho notato, come dire, un certo fumino, un velato astio, nei confronti di tutti coloro i quali s'erano permessi, niente di meno, di mover qualche critica al loro operato o, soprattutto, a ridosso di qualche dichirazione (del pelatissimo assessore) o di qualche disservizio (da parte dell'azienda presieduta dallo stesso Gala).

Insomma due serate, di gala, per il mio spirito, venerdi per D'Ambrosio, davanti alla tv e lunedì per il presidente, davanti al pc, per leggere il suo comunicato, nelle quali ho tirato due conclusioni: non solo abbiamo dovuto sorbirci le ultime trovate o soluzioni o tesi dambrosiane su turismo a Trani e cultura (l'ultima: "la cultura è tutto e niente" tratta dall'ultima apparizione tv...appunto), ma il nostro, interrogato su vari spunti e idee o percorsi futuri circa il panorama turistico culturale di Trani e dintorni, rispondeva al complice giornalista- conduttore (nel senso che gli dava ragione su tutto), con aria fintamente stizzita, con alto senso dell'attaccamento a Trani e dintorni, con capricciosa ritrosia... che doveva fargli una domanda di riserva, che dovevano cambiare argomento (ma perchè se l'avevano invitato per quello?), che era meglio che non si pronunciasse su alcune cose, che... boccaccia mia statti zitta, in stile Alberto Sordi.

Ma che è? Ma che crede l'assessore di vivere in una comunità di Bingo Bongo con l'anello al naso, o di gente che viene dalla montagna con la piena, solo perchè gli abbiamo contestato qualche ideona talmente avanti da risultare futurista, fuori dalla portata di menti provincialotte, tirate su a caciotte e pecorini? Non bastavano le idee "futuriste" che ci siamo sorbiti, ora saremmo anche arretrati sulla visione di un turismo avveneristico? Mi chiedevo infine che c'azzeccasse con la cultura l'assessore al turismo, dal momento che Trani un assessore alla cultura ce l'ha. Mi sono lambiccato il cervello finchè, tralasciando Massimo Franco (ahimè) definitivamente, ho deciso di seguire fino in fondo quel programma e puntuale è arrivata, da parte dell'impeccabile e dritto, nel senso della postura, giornalista, la domanda culturale chiave:" Ma assessore, ma come le è venuto in mente di aprire una concessionaria ad Andria? A quel punto mi sono rasserenato, intuendo che l'assessore con la cultura e/o il turismo non c 'entrava nulla. Anche la sigla finale (questo programma è stato offerto da:.... e vai con gli sponsor, mi faceva imbattere nel logo dello stesso concessionario di cui sopra). Allora mi son detto che potevo tornare a leggere in santa pace, sperando che qualcuno (Pinuccio in testa) faccia notare all'assesore che deve decidere cosa vuole fare senza fare confusione:1) venditore di auto; 2)assessore al turismo; 3) assessore alla cultura (che è tutto e niente...ipse dixit); 4) l'artista futurista, sulla scia di quel tizio che ha inondato la Fontana di Trevi con vernice rossa.

Per il signor Gala dico solo questo: non solo abbiamo subìto disservizi a go go, lux interrupta e servizio col singhiozzo... Adesso faremmo pure la caccia alle streghe, adesso saremmo noi, alla fine della fiera buia, quelli che stanno dalla parte del torto? Presidente Gala, ma si rende conto? Ma non era meglio limitarsi alle scuse? Insomma serate di gala per chi scrive. Serate di magra per i cittadini.
  • Lucio Gala
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