Cecilia Di Lernia
Cecilia Di Lernia
Le Pagelle

I voti di ghiaccio del professor Ronco: questa settimana sotto lo zero

Insufficienza anche per il neo assessore Di Lernia

CHIESA SAN DOMENICO & ISTITUZIONI, voto 2: allora fateci capire: mio figlio Carlo Alberto, con amichetti e prof., è rimasto tre giorni in una chiesa che ora viene chiusa con urgenza in fretta e furia (annuncio proprio all'indomani della fine delle manifestazioni canore della scuola Baldassarre) ma con rassicurazione che è una misura preventiva e la chiesa non rischia di crollare, ma è pericolosa la vetrata laterale che confina con la villa comunale, come se l'eventuale crollo di questa, della vetrata (in pieno effetto "Opera" di Dario Argento) non fosse pericoloso. Se avete deciso di indire un complotto contro Trani ditecelo apertamente.

INCANTO – TODISCO- VILLA, voto 9: meno male che a pochi passi da san Domenico c'è la consolazione: installazioni luminose di grande effetto, in alcuni casi pure troppo, un po' in stile Las Vegas, ma che offrono un'attrazione congrua che nel tempo può divenire simile a realtà come Salerno e che magari, estesa in tutta la città, potrebbe essere ripresa come "gara" tra imprenditori ed esercizi commerciali, (il gruppo Maiora ha dato un esempio- assaggio in piazza Quercia) a chi realizza quella più attraente, magari con giuria e richiamo consequenziale di forestieri e turisti proprio come avviene a Salerno. Il Todisco non è solo "bello d'estate" con il Festival dell'arte pirotecnica, ma anche d'inverno, con il suo gruppo di appassionati del Bello, questa realtà sempre più forte: il gruppo Incanto.

GRUPPO MEGAMARK, voto 10: la consuetudine alla solidarietà è un solco che questo gruppo ha già segnato da anni, anche di concerto con la realtà di Orizzonti. Non è qualcosa dunque di scontato, ma un impegno forte che si rinnova di anno in anno, sia con la Spesa Solidale, sia con i pacchi – spesa come nel caso di quest'altro Natale. E non dimentichiamo le borse di studio che costituiscono un incentivo agli studenti meritevoli. Anche in questo caso una solidarietà a tutto campo. Giù il cappello. Claudio Pomarico, ragazzo d'oro e simpatico che conobbi durante la sua breve collaborazione a Radio Bombo, da lassù, apprezzerà sempre di più. So che molte di queste iniziative vengono fatte anche a nome suo.

PASSAGGIO A LIVELLO DI VIA CORATO, voto -3: e venne il tempo dei tanto agognati voti sotto zero, per la gioia di molti lettori che li bramavano, contro i tanti disservizi e contraddizioni di questa città. Un altro anno è passato, gli assessori al (contorto) ramo passano, i sindaci pure, ma il passaggio a livello resta lì, con tutto il suo ingombro. Simbolo di arretratezza urbanistica e immagine da secolo scorso. I cittadini sbroccano per attese bibliche, ingorghi e pericoli per la sicurezza. Ai quartieri alti se ne infischiano. Questa barriera che isola il quartiere Stadio (auguri a tutti loro e ad Attilio Carbonara) deve sparire prima o poi. Ai piani alti si ciucciano bignè alla faccia loro.

CECILIA DI LERNIA, voto 5: nemmeno il tempo di cominciare, lo so, ecco perché c'è un 5 (di riserva) e non un'insufficienza maggiore: ma il neoassessore continua a parlare, per la sicurezza, di una maggiore presenza dei vigili, anche se noi sappiamo che la maggior parte degli atti delinquenziali si materializzano nelle ore serali e notturne, quando i vigili smontano e soldi per gli straordinari non ce ne sono; e sappiamo che altri vigili non sono stati assunti né stabilizzati; ergo, ci dispiace dirlo, ma l'assessore, specie per i dilaganti furti nelle scuole, avrebbe dovuto cominciare a parlare di investimenti per telecamere, videosorveglianza, pugno di ferro, pugni sul tavolo per ottenere tutto questo. Qua si comincia con la solita solfa di "più vigili per tutti" a cui non crede più nemmeno mio nipote Dario, di due anni, il cui asilo è stato puntualmente svaligiato. Poveretto! Sia l'asilo che il nipote.

SOTERO LOCONTE, voto 5: qualcuno spieghi loro cos'era il manierismo, perché qui non ho lo spazio per farlo. Va benissimo martellare su tutto, banchetto Amet compreso (un must ormai, ricordo pure una denuncia di Lima contro un banchetto di troppo). Ma la ripetizione dello stesso modello e dello stesso schema, della stessa formula, alla fine diviene forma frusta e logora e rischia lo svuotamento della sostanza e lo "spompamento", di qui fino alle prossime elezioni. Ora è tempo, oltre che di randellare (per giunta la continua accusa di "opposizione farlocca" li porta ad un orgoglioso isolamento rispetto agli altri partiti, che ora va pure bene, ma in ottica di possibile coalizione, base di ogni legge elettorale ormai, anche sul locale, potrebbe a lungo andare penalizzarli: lo dico per il loro bene, come quando faccio un richiamo a qualche studente) anche di proporre cose concrete, progetti strutturali e non solo di carattere morale (vedi impegno nel sociale). Insomma dopo la parte distruttiva, come diceva il filosofo, ora ci vuole quella costruttiva. Ed occhio a non divenire "manieristi". Meglio dadaisti va'. Ricordate la vostra matrice, la vostra mammella primigenia che pure partitica era: rispettivamente Alleanza Nazionale e Riva Destra (ella fu- non la si nomina più?).

PS: per gli insulti dovuti alle insufficienze invocherò il "lodo Ferrante" (vedi pezzo di ieri sugli sciroccati da web). E poi non mi fate disturbare il mio cuginetto…
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