Calcio
La Vigor si fa irretire dal quotato Bitonto
Mister Pettinicchio: «La sconfitta non è un dramma, assenze pesanti a centrocampo»
Trani - lunedì 20 febbraio 2017
Il Bitonto sbanca il Comunale interrompendo la poderosa striscia di otto risultati utili consecutivi della rinnovata Vigor. Sul risultato pesa la dubbia concessione della punizione da cui è scaturita la rete decisiva ma, nel complesso, i neroverdi hanno ostacolato i tranesi in modo molto più incisivo rispetto alle dirette concorrenti per la vittoria del campionato.
In gradinata campeggia uno striscione volto a sottolineare la rinascita del calcio biancazzurro nonostante il disastroso avvio di stagione. Nelle prime fasi si evidenziano alcune indecisioni difensive che procurano non pochi brividi sugli spalti (un migliaio di presenti), preludio alla conclusione da lontano di Turitto parata in due tempi da Di Candia. Successivamente il numero uno del Trani esce dalla propria area sventando un'incursione di Manzari. I padroni di casa stentano a decollare, tuttavia Diella si ritrova improvvisamente dinanzi a Longo usufruendo di un'incomprensione nella retroguardia barese: il giovane ex Barletta non ha la scaltrezza per superarlo e l'occasione sfuma. Al 33' il molfettese Di Reda (la cui designazione è parsa inopportuna…) assegna un calcio piazzato ai bitontini per una presunta scorrettezza di Bruno: lo specialista Zotti trasforma con una perfida traiettoria sulla quale Di Candia, che ha spesso salvato la squadra con ottimi interventi, non è impeccabile.
Nel corso della ripresa gli ospiti mirano alla gestione della palla senza affondare mentre i calciatori della Vigor rimbalzano sulla perfetta organizzazione degli uomini guidati da De Candia. Tocca a Tedesco provare ad inquadrare lo specchio da posizione estremamente defilata, sfera sui piedi di Lasalandra che si fa murare dal roccioso Campanella. Il solito Zotti, dall'altro lato, colpisce la traversa con una maligna soluzione di prima intenzione dal limite. I tranesi reclamano un penalty per un braccio galeotto su cross di Pinto, ultima "emozione" di una contesa che offre pochissimo indispettendo il pubblico soprattutto per le cervellotiche decisioni arbitrali. Al triplice fischio i supporters biancazzurri tributano ugualmente applausi agli atleti in quanto non potrà certamente essere una sconfitta ad intaccare l'entusiasmo generatosi nelle ultime settimane.
In sala stampa mister Pettinicchio analizza la sfida con la solita lucidità: «Non è un dramma la sconfitta al termine di una lunga serie positiva ed al cospetto di una delle compagini più forti. Il Bitonto è stato abile ad intasare gli spazi, a noi mancavano centrocampisti di riferimento come Camporeale e Gnoni per cui non abbiamo avuto la necessaria brillantezza. Non ci hanno fatto creare pericoli ma contestualmente anche loro non hanno impegnato severamente il nostro portiere. Non siamo sfiduciati, ci prepareremo come sempre per la prossima fondamentale sfida interna contro il Noicattaro. Straordinario l'applauso finale dei tifosi, abbiamo bisogno del sostegno della piazza».
In gradinata campeggia uno striscione volto a sottolineare la rinascita del calcio biancazzurro nonostante il disastroso avvio di stagione. Nelle prime fasi si evidenziano alcune indecisioni difensive che procurano non pochi brividi sugli spalti (un migliaio di presenti), preludio alla conclusione da lontano di Turitto parata in due tempi da Di Candia. Successivamente il numero uno del Trani esce dalla propria area sventando un'incursione di Manzari. I padroni di casa stentano a decollare, tuttavia Diella si ritrova improvvisamente dinanzi a Longo usufruendo di un'incomprensione nella retroguardia barese: il giovane ex Barletta non ha la scaltrezza per superarlo e l'occasione sfuma. Al 33' il molfettese Di Reda (la cui designazione è parsa inopportuna…) assegna un calcio piazzato ai bitontini per una presunta scorrettezza di Bruno: lo specialista Zotti trasforma con una perfida traiettoria sulla quale Di Candia, che ha spesso salvato la squadra con ottimi interventi, non è impeccabile.
Nel corso della ripresa gli ospiti mirano alla gestione della palla senza affondare mentre i calciatori della Vigor rimbalzano sulla perfetta organizzazione degli uomini guidati da De Candia. Tocca a Tedesco provare ad inquadrare lo specchio da posizione estremamente defilata, sfera sui piedi di Lasalandra che si fa murare dal roccioso Campanella. Il solito Zotti, dall'altro lato, colpisce la traversa con una maligna soluzione di prima intenzione dal limite. I tranesi reclamano un penalty per un braccio galeotto su cross di Pinto, ultima "emozione" di una contesa che offre pochissimo indispettendo il pubblico soprattutto per le cervellotiche decisioni arbitrali. Al triplice fischio i supporters biancazzurri tributano ugualmente applausi agli atleti in quanto non potrà certamente essere una sconfitta ad intaccare l'entusiasmo generatosi nelle ultime settimane.
In sala stampa mister Pettinicchio analizza la sfida con la solita lucidità: «Non è un dramma la sconfitta al termine di una lunga serie positiva ed al cospetto di una delle compagini più forti. Il Bitonto è stato abile ad intasare gli spazi, a noi mancavano centrocampisti di riferimento come Camporeale e Gnoni per cui non abbiamo avuto la necessaria brillantezza. Non ci hanno fatto creare pericoli ma contestualmente anche loro non hanno impegnato severamente il nostro portiere. Non siamo sfiduciati, ci prepareremo come sempre per la prossima fondamentale sfida interna contro il Noicattaro. Straordinario l'applauso finale dei tifosi, abbiamo bisogno del sostegno della piazza».