Tennis

Un tranese agli Internazionali di tennis di Roma

Franco Cuocci accorderà le racchette dei big

Sportivi si nasce. Negli anni ci si completa. Il nome di Franco Cuocci è sempre stato legato al mondo del calcio giovanile tranese: allenatore del grande Capirro sul finire degli anni '90 (seppe raggiungere la fase finale del torneo dei Giovanissimi regionali), tecnico e sostenitore del progetto della Polisportiva Trani 2006, senza dimenticare il ruolo di selezionatore per la Rappresentativa del comitato locale di Trani. Il calcio su tutto e prima di tutto, ma non solo. Franco Cuocci da qualche anno ha scoperto un'altra grande passione, quella per il tennis. Tutta colpa (o merito) di un corso fatto con la moglie Giovanna. Un po' per gioco, un po' per curiosità. Ed è stato, anche in questo caso, amore a prima vista. Franco Cuocci ha scoperto un mondo nuovo nel quale si è subito calato con grande partecipazione, ritagliandosi un ruolo particolarissimo ma, per questo, fondamentale: l'incordatore di racchette. Ed è in qualità di incordatore che Franco Cuocci sta rappresentando la città di Trani agli Internazionali di Roma.

Una bella soddisfazione, non c'è che dire, un premio per uno sportivo che ha sempre dato il massimo ogni qualvolta sia stato chiamato in causa. Allenatore di calcio o incordatore di racchette, per lui la differenza è minima: «Lo sport trasmette sempre grandi emozioni a prescindere dai ruoli. La soddisfazione di essere a Roma e di far parte di questo grande evento non ha prezzo».



Il ruolo dell'incordatore sembra, all'apparenza, marginale rispetto al gioco. «E' la tipica frase di chi non conosce bene questo sport» sottolinea Franco Cuocci che spiega: «La resistenza di una corda nel tennis è un aspetto molto importante, ma lo sono anche altre caratteristiche, come quella della tensione delle corde. Se sei un giocatore aggressivo scegli preferibilmente tensioni elevate, se sei un giocatore da fondo scegli tensioni basse, se sei un giocatore che arrota molto scegli tensioni elevate, se hai la percezione che il match possa durare a lungo scegli tensioni basse. Solo per i giocatori senza pretese una corda vale l'altra. La ricerca della corda perfetta è alla base dei successi dei grandi tennisti che curano le caratteristiche della racchetta: rigidità del telaio, dimensioni del piatto, numero di corde verticali e orizzontali, profilo e peso». Insomma: guai a pensare che il suo soggiorno romano sia di assoluto piacere.

Franco Cuocci sarà impegnato attivamente, a sostegno dei big della racchetta. E chissà che non si rivolgano proprio a lui i leader della classifica mondiale.
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