Una Vigor dai due volti non supera l’esame Noicattaro

La Vigor non riesce a sfruttare la seconda gara interna consecutiva ottenendo un pareggio contro il Noicattaro (una settimana fa il Bitonto aveva espugnato il Comunale) che provoca qualche malumore per la prestazione non convincente nel corso del primo tempo. Nella frazione inaugurale, infatti, sono gli ospiti a creare i maggiori pericoli: Gnoni perde palla a centrocampo, Tenzone sventaglia per Salvi che crossa a centro area verso Fieroni che, però, spedisce oltre la traversa da posizione favorevole. Di Candia è chiamato agli straordinari da una conclusione angolata di Tenzone, Salvi non approfitta della porta sguarnita facendosi murare dall'estremo adriatico. Il primo squillo tranese giunge per merito di Gnoni il cui fendente dalla linea di fondo, complice una deviazione, si trasforma in un pericolo per la porta rossonera; dal corner susseguente Pinto impatta perfettamente di testa ma Sansonna vola respingendo sulla linea, poi Bruno non riesce ad insaccare e l'occasione sfuma.

Al 38' i biancazzurri pervengono al vantaggio grazie a Tedesco, alla prima realizzazione casalinga da quando veste la maglia del Trani, che deposita in rete un perfetto assist dalla destra di Pinto. Nei minuti di recupero c'è tempo per le proteste della Vigor che reclama un penalty a causa di una vistosa trattenuta ai danni di Trotta. La ripresa è battezzata da un'inzuccata di Tedesco che il solito Sansonna smanaccia negando nuovamente la gioia del goal. Al 12' una serie di incertezze difensive fa pervenire la sfera a Fieroni che entra in contatto con Diella: rigore che il contestatissimo ex Tenzone trasforma nonostante Di Candia intuisca la traiettoria. I padroni di casa reclamano vivacemente per un tocco sospetto in occasione di una rovesciata di Tedesco, episodio che surriscalda gli animi dei tifosi nei confronti del direttore di gara che purtroppo conferma quanto da noi anticipato nei giorni scorsi, ossia l'atteggiamento indisponente verso le formazioni impelagate nei bassifondi.

Un'azione confusa in area ospite produce la girata di Gadaleta che colpisce il palo da distanza ravvicinata, dall'altra parte è Salvi a procurare brividi con un'elevazione che non inquadra lo specchio. L'ex Sansonna si erge nuovamente a protagonista respingendo in angolo una botta deviata da un difensore; dalla bandierina la sfera plana su Tedesco che centra la parte superiore della traversa. Il forcing locale registra inoltre un tentativo di Trotta (esterno rete) e soprattutto un portentoso gesto acrobatico di Mino Tedesco (dal limite) che sfiora il montante tra gli scroscianti applausi dello stadio. I risultati delle altre concorrenti non si rivelano favorevoli in quanto Avetrana ed Hellas Taranto compiono imprese inimmaginabili sconfiggendo rispettivamente Casarano ed Unione Bisceglie. Il Trani aggancia il Molfetta a quota 19 ma ora è tallonato ad una sola lunghezza dall'Hellas che sarà il prossimo avversario dei biancazzurri in quel di Statte (alle porte di Taranto).

In sala stampa mister Pettinicchio evidenzia rammarico e fiducia al tempo stesso: «Si trattava di una gara importante, abbiamo inspiegabilmente concesso un tempo al Noicattaro e, in seguito, non siamo riusciti a difendere il vantaggio commettendo un errore da cui è nato il rigore; l'arbitro odierno ha dimostrato di essere molto attento a giudicare quanto commesso da noi. Oggi mi sarei aspettato qualcosa in più da parte di alcuni elementi ma purtroppo così non è stato. Raggiungere la permanenza diretta diventa più complicato, non vorrei che qualche risultato positivo possa averci allontanato dalla realtà per cui dobbiamo tornare ad essere concentrati».