Il Monastero degli Agostiniani, una delle grandi opere pubbliche mai realizzate
Dopo il sopralluogo del 2013 nulla si è fatto per rivalutare la struttura
lunedì 16 giugno 2014
7.14
È una delle grandi opere pubbliche mai concluse, è uno dei luoghi più rappresentativi del centro storico di Trani da anni lasciato in totale abbandono, è uno dei grandi punti interrogativi delle recenti amministrazioni. Stiamo parlando del Monastero degli Agostiniani, ubicato nei pressi della chiesa di sant'Agostino, in Piazza Gradenigo, da tempo oggetto di dispute. Sono giunte negli anni passati anche molte proposte per rivalutare la grande struttura: si propose di utilizzare l'immobile come sede di una Università, idea che sicuramente avrebbe dato lustro alla città, o nel 2010 si parlò di utilizzare la struttura come sede dell'Asl Provinciale. Ad oggi, però, queste idee e proposte non hanno avuto alcun seguito.
Anche durante l'amministrazione Riserbato si è capita l'importanza storico-culturale del monastero e sin dall'inizio c'erano tutte le motivazioni ed intenzioni per farlo rivivere: infatti, nel novembre del 2013, in seguito ad un sopralluogo nella struttura con Riserbato e l'assessore ai lavori pubblici, Giacomo Ceci, il monastero fu ritenuto anche dal Sindaco un bene di assoluto pregio storico e architettonico la cui ristrutturazione era assolutamente inderogabile. Ad oggi, però, a queste importanti intenzioni non sono seguiti assolutamente i fatti: il monastero era e rimane abbandonato ed inutilizzato. Relativamente alla destinazione d'uso, l'amministrazione preferì, però, effettuare un'ulteriore riflessione, che ad oggi non ha ancora avuto seguito. Una riflessione, a quanto pare, lunga e complessa che dura da novembre. Come nota a margine, bisogna ricordare che il sopralluogo comportò anche la valutazione del restyling di piazza Gradenigo, da tutti conosciuta come piazza Sant'Agostino, con annessa realizzazione di un parcheggio interrato. Anche di questo non c'è ombra: la piazza, come le molte segnalazioni dei cittadini dimostrano, si trova da tempo in uno stato a dir poco pietoso.
Superfluo accennare alle tantissime idee che si potrebbero realizzare in uno spazio di oltre 1600 metri quadrati che adesso, invece, rappresenta solo una delle tante grandi opere pubbliche non realizzate dalle amministrazioni passate e da quella attuale. Anche per questa struttura tutto tace. Vista l'importanza culturale del Monastero degli Agostiniani e le grandi prospettive che questo potrebbe avere, si spera solo che la riflessione che dura dal novembre 2013 non sia eterna.
Anche durante l'amministrazione Riserbato si è capita l'importanza storico-culturale del monastero e sin dall'inizio c'erano tutte le motivazioni ed intenzioni per farlo rivivere: infatti, nel novembre del 2013, in seguito ad un sopralluogo nella struttura con Riserbato e l'assessore ai lavori pubblici, Giacomo Ceci, il monastero fu ritenuto anche dal Sindaco un bene di assoluto pregio storico e architettonico la cui ristrutturazione era assolutamente inderogabile. Ad oggi, però, a queste importanti intenzioni non sono seguiti assolutamente i fatti: il monastero era e rimane abbandonato ed inutilizzato. Relativamente alla destinazione d'uso, l'amministrazione preferì, però, effettuare un'ulteriore riflessione, che ad oggi non ha ancora avuto seguito. Una riflessione, a quanto pare, lunga e complessa che dura da novembre. Come nota a margine, bisogna ricordare che il sopralluogo comportò anche la valutazione del restyling di piazza Gradenigo, da tutti conosciuta come piazza Sant'Agostino, con annessa realizzazione di un parcheggio interrato. Anche di questo non c'è ombra: la piazza, come le molte segnalazioni dei cittadini dimostrano, si trova da tempo in uno stato a dir poco pietoso.
Superfluo accennare alle tantissime idee che si potrebbero realizzare in uno spazio di oltre 1600 metri quadrati che adesso, invece, rappresenta solo una delle tante grandi opere pubbliche non realizzate dalle amministrazioni passate e da quella attuale. Anche per questa struttura tutto tace. Vista l'importanza culturale del Monastero degli Agostiniani e le grandi prospettive che questo potrebbe avere, si spera solo che la riflessione che dura dal novembre 2013 non sia eterna.