Politica

Biblioteca: mancano i libri

Una nota di Felice di Lernia - Rifondazione Comunista

Rifondazione Comusista scrive sul tema biblioteca: "Ormai un anno e mezzo fa, a pochi mesi dal suo insediamento, il Sindaco Tarantini inaugurava la nuova sede della Biblioteca comunale. Che si trattasse di una inaugurazione intempestiva era noto a tutti. Altrettanto evidente fu l'ingiustificata fretta di quella che, sempre più, appare come una operazione di facciata priva di utilità concreta. Ancora oggi, infatti, la Biblioteca è completamente inutilizzabile!

E' impossibile accedere alla consultazione anche di uno solo dei volumi della ricchissima dotazione e neanche è possibile visionare (forse perché inesistente) l'inventario del patrimonio librario. La nuova sede della Biblioteca resta dunque il simulacro di se stessa e ciò nonostante il Sindaco Tarantini abbia voluto tenere per sé l'importante delega assessorile alla Cultura (decisione che, invano, aveva fatto sperare in una particolare attenzione del primo cittadino nei confronti di questo delicato settore della vita pubblica).

Non serve ricordare al Sindaco che, mentre a Trani si resta privi della possibilità di esercitare il più elementare diritto collettivo alla conoscenza, all'istruzione, allo sviluppo culturale, nel resto d'Italia le amministrazioni comunali hanno da tempo superato l'obsoleto concetto di Biblioteca Comunale e investono le loro energie in direzione delle Biblioteche specializzate (per ragazzi, multimediali, interculturali, ecc…) e di quartiere. Senza andare molto lontano, basti osservare quello che succede a Bisceglie e a Barletta, per non dire di Bari.

Il Sindaco Tarantini è certamente consapevole del fatto che la fruizione al pubblico di una Biblioteca Comunale così importante e ricca di materiali, è condizione essenziale per l'accesso popolare alle opportunità culturali. Così come è certamente consapevole del fatto che in assenza di tale opportunità, l'accesso alla risorsa "cultura" resta drammaticamente ad appannaggio dei soli cittadini in grado di pagare di tasca propria l'accesso al patrimonio librario, sia acquistando libri che invece potrebbero essere semplicemente visionati, e sia recandosi a spese proprie presso le Biblioteche di altre città. Così come è certamente consapevole del fatto che in questo modo l'offerta culturale (anche nella sua versione simbolicamente più significativa: il libro) è sbilanciata nelle mani del mercato privato, che ne condiziona la direzione e la velocità in base ad un interesse economico che nulla ha a che fare con la libertà di scelta. Ed infine, avendo lui scelto di tenere per sé proprio quella delega e non altre, è certamente consapevole del fatto che lo sviluppo di una città si misura innanzitutto dalla quantità di libri a disposizione della sua popolazione piuttosto che dalla somma degli investimenti miliardari in opere di natura diversa.

Ci sembra legittimo e politicamente inderogabile chiedere al Sindaco, a lui personalmente, a lui anche in quanto Assessore alla Cultura, di porre urgentemente in atto tutti gli interventi necessari a sanare questa ferita che da troppi anni lacera il tessuto culturale e civile di questa città. Soprattutto denunciamo il fatto che, se dovesse rispondere al vero quanto a noi telefonicamente dichiarato dal personale comunale preposto, e cioè che non esiste alcuna catalogazione del patrimonio librario, ciò esporrebbe il patrimonio stesso al rischio di gravi sottrazioni e/o smarrimenti di cui non si avrebbe traccia data l'impossibilità di effettuare i necessari monitoraggi.

Auspichiamo egli voglia mettere all'ordine del giorno della sua agenda amministrativa il superamento di questa condizione di menomazione culturale alla quale da troppi anni, lo ripetiamo, la popolazione cittadina è sottoposta.
Attendiamo di conoscere le sue determinazioni, i tempi e le modalità del superamento di questa amputazione, confermando sin d'ora la nostra intenzione di considerare quello della Biblioteca Comunale uno dei maggiori nodi politici dei prossimi mesi."Felice Di Lernia
Rifondazione Comunista - Trani

© 2001-2024 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.