Monitor
Amministrazione al catenaccio. Tarantini come Materazzi o come Adriano?
L'editoriale di Giovanni Ronco
venerdì 21 aprile 2006
Se dovessimo fare un parallelo tra calcio e politica, possiamo dire che qui a Trani il sindaco Tarantini è sempre stato un attaccante di razza, di quelli che la buttano dentro al minimo errore degli avversari. Ma se questo ruolo si è dimostrato a lui congeniale e fattibile quando era all'opposizione, contro il governo Avantario, ora, già da pochi mesi dopo la nomina a sindaco, è stato costretto a fare il difensore e a volte l'attaccante spuntato, tipo l'Adriano di questi tempi. Pinuccio ha assunto il ruolo di centrale in difesa, quando ha dovuto parare i colpi dei suoi stessi alleati: le incongruenze, i litigi interni da mascherare, le lotte intestine, i veti dei partiti tenuti in vita dalle solite logiche spartitorie di potere, delle torte da dividere ed altre amenità. Un difensore dalle spalle larghe che, sostenuto dalla solita buona favella, spesso non ha lasciato trapelare le miserevoli figuracce di suoi alleati che bloccavano l'azione di governo, almeno quella iniziale, che sarebbe stata sostenuta a sua volta da una maggioranza ancora forte ed entusiasta.
Poi arrivò il "calciomercato" politico che dopo qualche tempo di fatto snaturò la primigenia squadra e pure di continuare a pareggiare e di non tirare le cuoia ci si è adattati agli accordi con chi, qualche mese prima, si divertiva a sputtanare alla grande eventuali magagne e nei della "macchina Tarantini" che poi avrebbe vinto le elezioni senza nemmeno il ballottaggio, un merito che da sempre il primo cittadino, con tutti quei candidati in lizza, che poi in parte ha provveduto a caricare in squadra, ha vantato. Ecco, Tarantini ha finito di fare l'attaccante puro più o meno in quei tempi, finendo a volte per portarsi in avanti, ma spesso isolato, sostenuto da qualche immarcescibile gregario del suo partito e da Azione Giovani. In quel momento si è avvicinato all'Adriano di questi tempi: e giù con i lisci e i tiri a lato: scelte dubbie, piccole vendette (vedi ormai leggendaria storia del trenino cittadino concesso ad un forestiero, autentica telenovela a puntate aggiornata sul forum di Traniweb), assessori che andavano in naftalina, assessori sospesi e non rinnovati, voci di rimpasto mai fatto (ma forse è meglio così, piuttosto che ripetere quella fittizia "rianimazione" che vide sfortunato protagonista Avantario), tristissime storie incontrollate all'interno dei partiti di maggioranza, che vedevano scorrere sangue tra faide, fughe, vendette, vecchi rancori e merletti e che per carità di patria e odio verso il pettegolezzo, non riferiamo.
Pinuccio caro, è vero che la dignità politica e il senso di stare in sella in onore di quei voti ricevuti è un tuo cavallo di battaglia, ma se proprio vuoi bere l'amaro calice fino in fondo di questa politica "sciacquetta", almeno risparmiaci certi lugubri spettacoli da fine Impero da parte dei tuoi partners. E in tutto questo bailamme di tiri a vuoto e rancori e bei ricordi andati circa il modo di fare politica seria, aspettiamo un vero progetto d'opposizione, non qualche isolato intervento, pure efficace, con comunicati stampa e nei consigli comunali sempre più rari. Aspettiamo che questa Trani torni a fare gol. Ma per davvero, non alla Playstation delle chiacchiere e dei passaggi in tv con le cartoline da documentario su qualche rete nazionale.
Poi arrivò il "calciomercato" politico che dopo qualche tempo di fatto snaturò la primigenia squadra e pure di continuare a pareggiare e di non tirare le cuoia ci si è adattati agli accordi con chi, qualche mese prima, si divertiva a sputtanare alla grande eventuali magagne e nei della "macchina Tarantini" che poi avrebbe vinto le elezioni senza nemmeno il ballottaggio, un merito che da sempre il primo cittadino, con tutti quei candidati in lizza, che poi in parte ha provveduto a caricare in squadra, ha vantato. Ecco, Tarantini ha finito di fare l'attaccante puro più o meno in quei tempi, finendo a volte per portarsi in avanti, ma spesso isolato, sostenuto da qualche immarcescibile gregario del suo partito e da Azione Giovani. In quel momento si è avvicinato all'Adriano di questi tempi: e giù con i lisci e i tiri a lato: scelte dubbie, piccole vendette (vedi ormai leggendaria storia del trenino cittadino concesso ad un forestiero, autentica telenovela a puntate aggiornata sul forum di Traniweb), assessori che andavano in naftalina, assessori sospesi e non rinnovati, voci di rimpasto mai fatto (ma forse è meglio così, piuttosto che ripetere quella fittizia "rianimazione" che vide sfortunato protagonista Avantario), tristissime storie incontrollate all'interno dei partiti di maggioranza, che vedevano scorrere sangue tra faide, fughe, vendette, vecchi rancori e merletti e che per carità di patria e odio verso il pettegolezzo, non riferiamo.
Pinuccio caro, è vero che la dignità politica e il senso di stare in sella in onore di quei voti ricevuti è un tuo cavallo di battaglia, ma se proprio vuoi bere l'amaro calice fino in fondo di questa politica "sciacquetta", almeno risparmiaci certi lugubri spettacoli da fine Impero da parte dei tuoi partners. E in tutto questo bailamme di tiri a vuoto e rancori e bei ricordi andati circa il modo di fare politica seria, aspettiamo un vero progetto d'opposizione, non qualche isolato intervento, pure efficace, con comunicati stampa e nei consigli comunali sempre più rari. Aspettiamo che questa Trani torni a fare gol. Ma per davvero, non alla Playstation delle chiacchiere e dei passaggi in tv con le cartoline da documentario su qualche rete nazionale.