Monitor

Giochi di potere

L'editoriale di Giovanni Ronco

Quando ci si appresta a nuove elezioni locali, le acque cominciano a smuoversi o intorbidarsi già con largo anticipo e le mosse dei vari palazzi e palazzotti del cosiddetto potere locale vengono a galla, bene o male, e Monitor non se le lascia sfuggire. Per esempio, per la candidatura a sindaco del centro - destra, sarebbero ora in ascesa le quotazioni di Alfonso Mangione, che probabilmente non vede l'ora di liberarsi dalle "secche paludi" in cui rischia di arenarsi la sua immagine, al cospetto di una realtà molto complessa, in declino, da ciò che viene denunciato dai dipendenti stessi dell'azienda e in involuzione, come l'Amet degli ultimi anni, di cui è stato nominato presidente, in linea con le spartizioni partitiche che il Sindaco ha inteso attuare sin dal principio, con un suo lineare, ma non sempre affidabile criterio.

A fronte di questo aspetto, una volta per tutte la Forza Italia locale, dopo la lunga striscia di candidati a sindaco di AN, "batterà cassa", una volta per tutte, facendo pesare le molte migliaia di voti raggranellate a Trani nelle ultime consultazioni e negli ultimi anni. Dopo la triade Tamborrino, Simone. Tarantini (col primo e il terzo vincenti e il secondo perdente al cospetto di Avantario, secondo pronostico), sarà ora la volta del candidato azzurro e le direzioni, al momento, porterebbero tutte verso la figura di Mangione, dopo che Di Marzio, altro papabile, avrebbe fatto capire di essere maggiormente interessato ad un giro di valzer elettorale, nell'alveo della nuova provincia Bat; pure lui, dopo il Sindaco attuale, che, lo ripetiamo, ambirebbe alla poltrona di Presidente. Tutte "soluzioni" da prendere, a nostro avviso, con beneficio d'inventario, poiché, lo ripetiamo, dovranno passare al vaglio delle forche caudine delle consultazioni in seno alle coalizioni e nell'ambito degli stessi partiti, al cospetto delle volontà dei "capoccia" barlettani, andriesi e forse anche baresi.

Nel centro – sinistra girano tre o quattro nomi che probabilmente sono destinati ad aumentare e successivamente a "scontrarsi" con il fenomeno delle Primarie, che, a nostro avviso, finiranno per svolgersi anche a Trani, nonostante alcuni capi partito siano contrari. Tra i nomi pervenuti dei possibili futuri candidati ci sarebbero Cuccovillo, che ha già smentito seccamente, seguito da voci legate ai nomi di Battista e Ferrante. Ma l'impressione, lo ripetiamo, è che debba ancora venire, da questa parte, un "parto" vero e proprio su nomi che di fatto potrebbero sfondare. Al momento, per ammissione di alcuni stessi rappresentanti della coalizione di centro – sinistra, vi è un vero e proprio cantiere aperto in attesa di qualcuno che sappia "raccogliere" le forze e guidarle ad un iter credibile elettorale e d eventualmente, di futuro governo. Il meccanismo popolare e democratico delle Primarie si è ormai innestato, entrando nel costume della gente, soprattutto di sinistra. Sarebbe anche, in termini più prosaici, una questione d'immagine e d'indiretta propaganda per il "sistema" o il progetto che il centro – sinistra vorrà portare avanti, con l'idea che, secondo noi, per vincere, alla fine bisognerà avere un candidato forte, su cui inevitabilmente convergere, pena la "strambata" finale.

Se lo mettano bene in testa i capi bastone del centro – sinistra: se vogliono offrire una vera alternativa di governo, la smettano di fare le prime donne e lavorino per trovare un candidato serio e affidabile, davvero vicino alla gente e che unisca le capacità di uomo politico, con quelle di "uomo della strada", capace, un po' come ha fatto Tarantini, di dire alla gente ciò che questa vuole sentirsi dire e al tempo stesso abile nel mascherare, non tanto agli addetti ai lavori, quanto alla massa della gente, le magagnucce di tenuta e stabilità della coalizione. Con un occhio sempre vigile al gradimento, sempre determinante, qui a Trani come in altre realtà, del fattore C, cioè del fattore Chiesa.
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