Monitor

La medaglia tranese

L'editoriale di Giovanni Ronco

La più grande soddisfazione di chi cura questa rubrica è di aver smosso un po' le acque nell'ambiente e di non aver fatto la fine di tanti altri articolisti, che coi loro contenuti inseriti nei rispettivi pezzi, lasciano completamente indifferenti chi li legge, tra lettori, politici, cittadini. Ora, ho da raccontarvi un'altra chicca riguardante la biblioteca comunale. Negli anni scorsi, durante la passata Amministrazione, avevano fatto in modo che ben tre giovani si formassero professionalmente al fine di lavorare come bibliotecari.

Naturalmente il tutto con dispendio di danaro pubblico, dispendio di tempo e altro ancora. La fonte dell'affermazione è attendibilissima, poiché proviene da un ex assessore, che aveva seguito la questione in prima persona. Ora, dopo gli anni passati, almeno due di questi tre ragazzi stanno lavorando come bibliotecari in altre città. Gente formata a Trani, per lavorare a Trani e dare il proprio contributo alla nostra città, che "trasferiscono" altrove. E' una storia vecchia, ma la nostra città è capace sempre di creare condizioni perché i "cervelli" vadano altrove.

La biblioteca è solo un pretesto, la punta, pur grande, di un iceberg che diventa sempre più minaccioso. Per fortuna che le buone notizie non mancano: il ponte del 25 aprile ha fatto registrare un boom di presenze turistiche in città. Il sottoscritto, in uno di quei giorni, ha contato ben 8 autobus parcheggiati nei pressi della Villa Comunale. Questo è un "trend" che si sta confermando di anno in anno, ma dovrebbe essere supportato da un sempre maggiore numero di attrattive e motivi per rimanere in città il più a lungo possibili, fermo restando che siamo d'accordo per una tendenza che veda Trani inserita in un discorso da turismo d'elites.

Perciò, oltre alla moltiplicazione dei pani dei pesci e delle trattorie, pizzerie, rosticcerie, noi tranesi dovremmo darci da fare per creare e proporre un maggior numero di luoghi culturali e adatti all'ospitalità di eventi e momenti di aggregazione organici. Tutto questo perché la faccia della medaglia tranese più lustra, possa essere ancora più appetibile e ricercata. Questi dati potranno essere uno sprone soprattutto per i nuovi assessori. C'è da condire con idee e progetti un piatto, come quello tranese, che di per sé appare ricco. Aspettiamo fiduciosi e auguriamo buon lavoro alla novella squadra, come sempre, sotto osservazione col nostro Monitor.
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