Monitor

Più "Porto" per tutti

L'editoriale di Giovanni Ronco

Ho letto nei giorni scorsi con grande sollievo le critiche sullo stato del Porto di Trani da parte di Roberto Visibelli. Il suo comunicato è sacrosanto e lo sottoscrivo, anche se, lo confesso, ho un po' di nostalgia di quei bei manifesti sfottenti e sfrontati del capo di Forza Trani, da tempo "desaparecidi", da quando si è avvicinato col suo movimento, legittimamente, per carità, alla maggioranza di governo. Facendo una battuta, potrei dire che non vorrei essere nei panni del suo tipografo di fiducia, che immagino "incazzato" nero dopo l'ingresso in maggioranza (e la conseguente assenza di commissioni per manifesti di F.T.) del suo cliente.

E poi dopo la nomina come assessore del buon Mastromauro, credo che le speranze, per ora, di tornare al lavoro, siano ridotte al lumicino per l'amico tipografo. Ma l'iniziale sollievo del sottoscritto viene dal bel coraggio di Visibelli di rilevare un problema serio. Ultimamente, sinceramente il sottoscritto si sentiva un po' solo e il fatto di segnalare problemi veniva preso dai simpatizzanti dell'attuale maggioranza come una forma di disfattismo. Lungi da me! Ora che le inefficienze vengono segnalate onestamente e obiettivamente, dal seno della maggioranza, come fa pure chi scrive, spero che s'intervenga con più celerità. In effetti il Porto è in condizioni di abbandono e di degrado per l'ammassarsi di insegne e locali Hi Tech, parti non asfaltate e piattaforma galleggiante abbandonata.
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