Monitor

Pruriti (post elettorali)

L'editoriale di Giovanni Ronco

Alcuni atteggiamenti di rappresentanti politici locali sia di destra che di sinistra, continuano a determinare una serie di fastidi, non del tutto insopportabili, ma sicuramente in grado di dare l'idea del perché la nostra classe politica non diventi mai adulta. Prova ne sia l'ennesimo flop elettorale, già largamente preventivato e preventivabile, con nessun tranese eletto in Parlamento. Tutto questo a fronte dei Napoletano, dei Rossi, dei Sinisi, degli Amoruso, che invece ci vanno, a vario titolo e comunque in un modo o nell'altro, in grado di portare acqua al mulino delle loro città e non certo di Trani, che anche stavolta potrà contare sul decisivo e rappresentabilissimo apporto della Carlucci, che già tanto ha fatto per la nostra città nella scorsa legislatura, tipo, sbarco dei Crociati, incontri con la Trani bene e salotto buono con le varie signore impellicciate ed estasiate della nostra laboriosa piccola e media borghesia, oltre ad incontri decisivi per risolvere i problemi del settore marmifero e ittico. Infatti gran parte dei problemi sono ancora sul tavolo. Dicevamo dei "pruriti", quei sottili fastidi che ci porta una classe politica immatura e buona per l'esposizione noiosa, come quella dei rappresentanti di pentole a domicilio, quando si riuniscono un po' di amici e parenti per far lavorare il tizio e fargli esporre le qualità della scopa elettrica, del panno asciuga tutto e della pentola a pressione, di vari luoghi comuni e scempiaggini assortite.

E allora, ci chiediamo: che motivo c'è da parte della destra di fare quella triste equazione: voto della Puglia e della Bat a destra, uguale, opposizione e pentimento nei confronti di Vendola? Questa è una conclusione semplicistica e che nulla ha a che vedere col ragionamento politico serio. Il voto a Vendola maturò in determinate condizioni e in un contesto che nulla hanno a che fare col rapporto di amore morboso e televisivo, cioè come se votassero per Gerry Scotti o per Bonolis, dei pugliesi (gran parte) e dei tranesi ( quei simpaticoni che stanno sempre davanti alla tv). Vendola vinse contro un Fitto arrogante e sprezzante in tutti i sensi. Il voto pro Berlusca non c'entra nulla con un eventuale mal di pancia contro Mr. Orecchino, che verrà giudicato alla fine del mandato e rispedito a Terlizzi, cioè a casa, solo se alla fine avrà demeritato, non ora, solo perché si è votato a destra. Altro prurito. Come disse Moretti a Piazza Navona "con questi dirigenti non vinceremo mai". La frase mi torna in mente e la riferisco alla sinistra tranese. Non so chi lo abbia detto, ma si è saputo di qualcuno che da un palco avrebbe inneggiato alla liberazione da Berlusconi, rapportandola alla "liberazione" da Tarantini, perché a Trani possa tornare a sua volta la libertà. Ecco, sono queste le fesserie che dette in questo modo semplicistico e infantile, domani farebbero rivincere lo stesso Pinuccio in caso di nuove elezioni. Che significa rapportare il Berlusca a Tarantini?

Quale idea malsana può far dire che a Trani manca la libertà? Obiettivamente ricordo un solo scivolone di Pinuccio in tal senso, quando intimò alle Associazioni locali, contrarie all'inceneritore e ad altre idee dell'amministrazione, che sarebbe stato incoerente richiedere il contributo annuale al Comune. Più che altro una caduta di stile, ma poi non ricordo atti liberticidi di un Sindaco che complessivamente, da questo punto di vista non ha mai avuto la mano pesante. E allora, cari politici, se vogliamo crescere davvero e vogliamo far crescere questa città, evitiamo certe uscite a vuoto. Non facendosi venire certi pruriti, pur di fare una dichiarazione ad effetto.
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