Monitor
Tutti allo stadio ?
L'editoriale di Giovanni Ronco
venerdì 2 giugno 2006
L'immagine è sempre quella: un grande catino spezzettato con una tribuna dal tetto spiovente (troppo?, ma dicono che vada bene così), una dimensione globalmente sconsolante per una struttura sportiva, come il nostro stadio, che da anni e anni ci appare così, nella sua incompletezza, nel suo disagio vissuto internamente e apportato, all'esterno, nei confronti di una strada confinante importante come via Superga. Proprio questa, una volta larga e comoda, ottima arteria decongestionante il traffico, vine ormai da troppo tempo mortificata, resa tortuosa e più stretta, proprio sul lato che corre lungo il perimetro parallelo dello stadio, quello della tribuna.
Da fonti attendibili veniamo a sapere che gran parte dei soldi destinati al completamento dei lavori dello stesso stadio, sarebbero stati "girati" per finanziare i lavori di sistemazione della stessa Via Superga per ospitare il mercato, che di mese in mese, mentre a noi come destinazione non sarebbe dsipaiciuta, continua a raccogliere mugugni dall'utenza più affezionata, quella delle massaie:troppo lontano, troppo lungo e dispersivo lo spazio utilizzato, troppo caldo d'estate e troppo freddo d'estate.
Intanto lo stadio è lì, fermo nella sua incompletezza e nel suo disagio formale e arrecato alla cittadinanza. Pensiamo al "muro" frontale cui continuano ad essere costretti gli abitanti dei palazzi alle spalle della gradinata, ad esempio. Insomma una landa che costituisce una pregnante metafora della situazione del calcio a Trani. Imbarazzante, quasi mal sopportato, senza slanci progettuali per il futuro, senza soldi. Diamo atto al presidente Simone di essere una persona tenace e coraggiosa, ma sarebbe tempo di dargli davvero una mano e di sistemare questo Stadio degli Sconci.
Piccolo pensierino della sera: ora credo che sarebbe tempo di riaccostarsi in massa al calcio locale, viste le delusioni e le schifezze del "grande" calcio nazionale; quale occasione migliore per rilanciare il Trani, magari con un'iniziativa imporatnte, tipo azionariato popolare ? E' un'idea buttata lì: chissà che non ci possa essere una svolta, una volta per tutte nel settore calcistico locale.
Da fonti attendibili veniamo a sapere che gran parte dei soldi destinati al completamento dei lavori dello stesso stadio, sarebbero stati "girati" per finanziare i lavori di sistemazione della stessa Via Superga per ospitare il mercato, che di mese in mese, mentre a noi come destinazione non sarebbe dsipaiciuta, continua a raccogliere mugugni dall'utenza più affezionata, quella delle massaie:troppo lontano, troppo lungo e dispersivo lo spazio utilizzato, troppo caldo d'estate e troppo freddo d'estate.
Intanto lo stadio è lì, fermo nella sua incompletezza e nel suo disagio formale e arrecato alla cittadinanza. Pensiamo al "muro" frontale cui continuano ad essere costretti gli abitanti dei palazzi alle spalle della gradinata, ad esempio. Insomma una landa che costituisce una pregnante metafora della situazione del calcio a Trani. Imbarazzante, quasi mal sopportato, senza slanci progettuali per il futuro, senza soldi. Diamo atto al presidente Simone di essere una persona tenace e coraggiosa, ma sarebbe tempo di dargli davvero una mano e di sistemare questo Stadio degli Sconci.
Piccolo pensierino della sera: ora credo che sarebbe tempo di riaccostarsi in massa al calcio locale, viste le delusioni e le schifezze del "grande" calcio nazionale; quale occasione migliore per rilanciare il Trani, magari con un'iniziativa imporatnte, tipo azionariato popolare ? E' un'idea buttata lì: chissà che non ci possa essere una svolta, una volta per tutte nel settore calcistico locale.