Optional
Bat...to o non bat...to ?
Siamo signori o siamo incapaci di alzare la voce?
venerdì 2 dicembre 2005
Sta diventando politicamente scorretto il confronto tra le parti in causa per la realizzazione della nuova provincia. La BAT già nel nome aveva ed ha qualcosa d'inquietante…: Bat, radice di "battuti, battone, battere" e compagnia bella. Insomma non evoca, già nella denominazione, principi nobili o che trasmettano serenità.
E di botte se ne stanno dando di santa ragione in questi giorni Andria e Barletta per spartirsi la torta delle location per le maggiori sedi istituzionali, a cominciare dalla Prefettura.Barletta rivendica anni di lotta, a ragione. Ma è anche vero che se la provincia è stata approvata e quindi l' ha ottenuta anche la città di Eraclio, ciò si deve al fatto che è passato il principio del policentrismo, sul quale ora si dovrebbe lavorare e sul quale Andria sta cercando di allungare una longa manus, tentando di arraffare il più possibile.Meno male che nell'Olimpo (o nel limbo, è questione di punti di vista) dei signori della politica e della società contemporanea c'è la nostra Trani.
Siamo signori perché non entriamo nella pugna, cioè nel vivo della battaglia per ottenere di più da questa provincia, o siamo incapaci di alzare la voce? O in fondo della provincia non ce ne frega una beneamata mazza? Barlettani ed andriesi sembra che abbiano ingaggiato una nuova disfida. Noi aspettiamo il panierino? O storciamo il naso davanti a queste dispute al sapore casereccio di provincia, provincialismo e formaggio stagionato? Forse i nostri politici hanno una strategia come nel calcio: facciamo sfogare l'avversario e poi quando meno se lo aspetta lo infilziamo in contropiede, come ai bei tempi di Trani – Andria al Comunale. Ma questi sono ipotesi - optional per noi sognatori.
E di botte se ne stanno dando di santa ragione in questi giorni Andria e Barletta per spartirsi la torta delle location per le maggiori sedi istituzionali, a cominciare dalla Prefettura.Barletta rivendica anni di lotta, a ragione. Ma è anche vero che se la provincia è stata approvata e quindi l' ha ottenuta anche la città di Eraclio, ciò si deve al fatto che è passato il principio del policentrismo, sul quale ora si dovrebbe lavorare e sul quale Andria sta cercando di allungare una longa manus, tentando di arraffare il più possibile.Meno male che nell'Olimpo (o nel limbo, è questione di punti di vista) dei signori della politica e della società contemporanea c'è la nostra Trani.
Siamo signori perché non entriamo nella pugna, cioè nel vivo della battaglia per ottenere di più da questa provincia, o siamo incapaci di alzare la voce? O in fondo della provincia non ce ne frega una beneamata mazza? Barlettani ed andriesi sembra che abbiano ingaggiato una nuova disfida. Noi aspettiamo il panierino? O storciamo il naso davanti a queste dispute al sapore casereccio di provincia, provincialismo e formaggio stagionato? Forse i nostri politici hanno una strategia come nel calcio: facciamo sfogare l'avversario e poi quando meno se lo aspetta lo infilziamo in contropiede, come ai bei tempi di Trani – Andria al Comunale. Ma questi sono ipotesi - optional per noi sognatori.