Pop Corn
Alice in wonderland
Una favola che incanta ancora oggi, un film che piacerà ai più piccoli
giovedì 25 marzo 2010
La magia unica e incomparabile del 3D, l'estrosità e il talento di Tim Burton, l'ecletticità e la bravura di Johnny Deep, hanno dato vita a un meraviglioso spettacolo: Alice in wonderland. Questa curiosa e cromata rivisitazione di una delle favole più famose di tutti i tempi è stata diretta dal visionario Burton. Quanti di noi, da piccoli, non hanno sognato – anche solo per una volta – di trovare, ai piedi di un albero, quel famoso cunicolo che ci avrebbe condotto nel "Paese delle meraviglie"?!
Ovviamente gli anni passano e, pur conservando lo spirito della magia dell'infanzia, noi cresciamo e crediamo sempre meno alle favole, ma è cresciuta anche Alice, che oggi, nella fantasia del regista, ha diciannove anni. Alice è una ragazza dell'alta società che, dopo aver perso l'amato padre, è costretta a una pubblica proposta di matrimonio. E' durante quell'altezzoso party che Alice fuggirà via e, inseguendo un buffo coniglio bianco, si ritroverà ai piedi di un secolare albero. Forse per sbaglio o semplicemente per curiosità, ruzzolerà in una voragine che la ri-condurrà nel fantastico mondo che l'aveva vista protagonista diversi anni prima. Convita di vivere il suo sogno, Alice riapre gli occhi e si ritrova in un meraviglioso luogo dove però, e presto lo scoprirà a sue spese, non mancheranno le insidie. C'è il famoso coniglio bianco, bizzarri personaggi, animali parlanti, fiori canterini, capre che servono il tè, pozioni magiche, ma anche creature ancestrali e i cattivi guerrieri al servizio della perfida regina Rossa.
Presto capirà che il mondo in cui si trova non solo è reale, ma anche familiare. All'inizio tutti penseranno si tratti della Alice sbagliata, lei stessa non ricorda di aver già visitato quel mondo, che oggi, un po' più cresciuta, osserva con occhi diversi. L'unico a non aver dubbi, sul fatto che si tratti della stessa bambina di allora, è il "cappellaio matto" che, dopo averla invitata a bere una tazza di tè caldo, mostrerà ad Alice, attraverso una pergamena, la sua missione, confessandole di essere lei la predestinata. Alice sarà davvero pronta ad affrontare le insidie che le si presenteranno durante la sua permanenza in quel mondo che tanti anni prima aveva soprannominato il paese delle meraviglie?
Ancora una volta siamo fruitori di uno spettacolo che mette in scena l'eterna lotta tra il bene e il male, e dove – almeno in questo caso – ad avere la meglio sono i buoni. Il coraggio e l'audacia della giovane Alice, porteranno il sole in quel luogo che sembrava destinato alla penombra. L'impavida guerriera, con tanto di armatura, distruggerà il drago e metterà fine alla sudditanza imposta dalla malvagia regina Rossa.
Una favola che incanta ancora oggi, un film che piacerà ai più piccoli e sono certo che non passerà inosservato nemmeno ai più grandi.
Ovviamente gli anni passano e, pur conservando lo spirito della magia dell'infanzia, noi cresciamo e crediamo sempre meno alle favole, ma è cresciuta anche Alice, che oggi, nella fantasia del regista, ha diciannove anni. Alice è una ragazza dell'alta società che, dopo aver perso l'amato padre, è costretta a una pubblica proposta di matrimonio. E' durante quell'altezzoso party che Alice fuggirà via e, inseguendo un buffo coniglio bianco, si ritroverà ai piedi di un secolare albero. Forse per sbaglio o semplicemente per curiosità, ruzzolerà in una voragine che la ri-condurrà nel fantastico mondo che l'aveva vista protagonista diversi anni prima. Convita di vivere il suo sogno, Alice riapre gli occhi e si ritrova in un meraviglioso luogo dove però, e presto lo scoprirà a sue spese, non mancheranno le insidie. C'è il famoso coniglio bianco, bizzarri personaggi, animali parlanti, fiori canterini, capre che servono il tè, pozioni magiche, ma anche creature ancestrali e i cattivi guerrieri al servizio della perfida regina Rossa.
Presto capirà che il mondo in cui si trova non solo è reale, ma anche familiare. All'inizio tutti penseranno si tratti della Alice sbagliata, lei stessa non ricorda di aver già visitato quel mondo, che oggi, un po' più cresciuta, osserva con occhi diversi. L'unico a non aver dubbi, sul fatto che si tratti della stessa bambina di allora, è il "cappellaio matto" che, dopo averla invitata a bere una tazza di tè caldo, mostrerà ad Alice, attraverso una pergamena, la sua missione, confessandole di essere lei la predestinata. Alice sarà davvero pronta ad affrontare le insidie che le si presenteranno durante la sua permanenza in quel mondo che tanti anni prima aveva soprannominato il paese delle meraviglie?
Ancora una volta siamo fruitori di uno spettacolo che mette in scena l'eterna lotta tra il bene e il male, e dove – almeno in questo caso – ad avere la meglio sono i buoni. Il coraggio e l'audacia della giovane Alice, porteranno il sole in quel luogo che sembrava destinato alla penombra. L'impavida guerriera, con tanto di armatura, distruggerà il drago e metterà fine alla sudditanza imposta dalla malvagia regina Rossa.
Una favola che incanta ancora oggi, un film che piacerà ai più piccoli e sono certo che non passerà inosservato nemmeno ai più grandi.