Toni², Tony al quadrato

Il biglietto

Un giorno una bella viaggiatrice...

Un giorno una bella viaggiatrice che andava in giro per un certo piccolo paese di collina trovò un foglietto per la strada: aveva tutta l'aria d'essere un biglietto da visita, fatto com'era di cartoncino liscio e spesso, della larghezza di cinque centimetri, quattro d'altezza. L'unico problema era che non poteva affatto indovinarsi di chi fosse, visto che v'eran scritte tante cose dentro, e tutte piccoline assai. C'erano due case in quel paese, poteva chiedere se uno dei due proprietari avesse perduto qualche cosa, una cartella, il portafogli, quel biglietto, insomma. Ma troppa era la curiosità di legger quelle righe assai sottili. Bussò alla prima casa, venne ad aprire una signora giovanile, sciatta, nervosa e sbrigativa. La ragazza si inventò una scusa e chiese di poter avere in prestito una lente di ingrandimento. "Le potrei dare i miei occhiali con i quali vedo tutto ingigantito, ma se me li tolgo sono cieca...". Bussò alla seconda casa: si presentò alla porta una donna più attempata della precedente, certamente nobile, dai costumi leggeri ed eleganti. La bugia della ragazza questa volta funzionò, la donna le prestò un monocolo da lettura, molto bello, d'oro, la scocca finissima, a catena assai sottile. "Prego entri", disse la signora alla viaggiatrice; "Rimango sull'uscio, ho fretta, grazie...", rispose la ragazza. L'altra le sorrise e si dileguò per discrezione. Fu un istante sovrapporre la lente a quel bigliettino e leggere:

Fare, esserci, conoscere, sentire, applicarsi, odorare, prendere, capire, guardare, agire, osservare, toccare, precedere, accompagnare, parlare, ridere, comunicare, approfondire...

Si guardò intorno spaesata, la signora si fece rivedere, la viaggiatrice le restituì con un sorriso quella meravigliosa lente e se ne andò. Si fece sera, per molte ore la ragazza aveva riflettuto sul senso di quella strana intestazione. Le case del paese erano due e certamente, lo sentiva, quel biglietto da visita apparteneva a una di quelle signore che aveva conosciuto poche ore prima. Si avvicinò alla proprietà della signora più elegante, più anziana, la seconda: accanto al campanello d'un bel cancelletto in ferro che precedeva il giardino antistante la villa v'era scritto 'Occupazione'. Tentennò e non bussò. S'avvicinò alla seconda casa, non c'era giardino, ma solo una porta di legno lavorato con due grosse maniglie in ottone campeggianti ai lati. Nella prossimità del campanello non v'era scritto nulla ma, dopo un po', alzando la testa, la viaggiatrice lesse, scritto sopra la cornice in pietra del portone, "Preoccupazione". Si allontanò, e stette tutta la notte seduta sopra una panchina a metà le due case: incerta se bussare all'una all'altra, incerta di capire a quale delle due signore restituire quel biglietto...
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