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Vita di città

A Trani incidenza di criminalità "elevatissima"ma lo Stato nega un finanziamento per nuovo impianto di videosorveglianza

L'unico Comune della Bat ad essere ammesso è Trinitapoli

Sono in arrivo fondi ministeriali per l'installazione di sistemi di videosorveglianza, finalizzati a combattere degrado e illegalità: l'unico Comune della Bat ammesso al finanziamento è Trinitapoli. E' quanto si apprende dalla graduatoria finale dei Patti per la Sicurezza urbana, progetto ministeriale a cui hanno fatto richiesta di adesione le Prefetture di tutta Italia.

I Comuni ammessi al finanziamento (428 in totale) potranno così installare le telecamere in alcuni punti ritenuti sensibili posti all'ingresso della città o in prossimità di chiese, scuole, parchi o altri luoghi d'interesse strategico, culturale o sedi di aggregazione. Non da meno anche le periferie, spesso teatro di episodi di violenza. L'obiettivo è prevenire e reprimere atti illeciti nei punti in cui si registra una intensa attività cittadina, così come contrastare quei comportamenti che incidono sul degrado urbano, come I'abbandono di rifiuti.

L'incidenza della criminalità calcolata sulla base del numero di abitanti è stato il fattore determinante per lo stanziamento. A Trani, su 56 mila abitanti, l'incidenza di criminalità risulta "elevatissima" ma ciò non è bastato per concedere al Comune al finanziamento di oltre 300 mila euro. Il 22 giugno, in tal senso, fu sottoscritto un patto tra il prefetto della Bat ed il sindaco della Città di Trani per l'attuazione della sicurezza urbana. Ad agosto fu approvato il progetto cittadino per un nuovo sistema di video sorveglianza comunale ad integrazione con quello preesistente per il monitoraggio di ulteriori aree della città. Da qui la relazione della Prefettura Bat per candidare Trani al finanziamento insieme ad altri Comuni della Bat, come le vicine Bisceglie o Andria.
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