Fratelli d'Italia, il direttivo provinciale è "Trani-centrico"

Si è svolta durante il fine settimana, presso l'Hotel Trani, la presentazione ufficiale del direttivo provinciale di Fratelli d'Italia, nominato dal coordinatore provinciale Raimondo Lima. Otto i membri, provenienti da Andria, Bisceglie, Minervino Murge, San Ferdinando di Puglia e Trani: Pasquale Annacondia; Marco Capurso; Marino Cassanelli; Giuseppe Dipaola; Ferdinando Procida; Lorenzo Ruta; Lucia Sergio; Vincenzo Todisco.

Spicca, nel gruppo, la scelta di ben tre delegati tranesi, operata dal coordinatore Lima: «Le nomine, concordate con il segretario cittadino Gino Simone, premiano la nostra città. Sono personalità dal profilo politico importante, che hanno portato a delle nomine meritocratiche. Abbiamo aperto una fase di ristrutturazione e rafforzamento interno del partito in un momento in cui altri sono in crisi d'identità. Mancano gli interlocutori ma noi continuiamo a crescere in tutto il territorio della sesta provincia. Il centro-destra deve ripartire dall'unità, seguendo la coalizione nazionale con Lega Nord e Forza Italia e offrire, invece, localmente valide alternative all'amministrazione Bottaro».

Già assessore negli ultimi mesi del governo Riserbato, poi candidato al consiglio regionale, Pasquale Annacondia riceve ora un nuovo incarico all'interno del partito: «È un attestato di stima da parte del coordinatore provinciale Lima nei miei confronti, ma è importante anche sottolineare come con Marco Capurso e Vincenzo Todisco il sottoscritto aveva già condiviso un importante periodo ad amministrare la città. Ritrovarsi qui conferma la tenacia e la coerenza del lavoro di squadra voluto da Lima, che ha portato ad un coordinamento "Trani-centrico". Questo non può che far ben sperare nella costruzione di un partito dal consenso ampio, anche in prospettiva nazionale».

Marco Capurso ottiene, invece, un'investitura ufficiale dal partito, dopo aver svolto campagna elettorale attivamente (è il primo dei non eletti nella lista del partito alle scorse amministrative) nella scorsa primavera: «La scelta di entrare a far parte di Fratelli d'Italia è stata ponderata. Da sempre ho sostenuto gli stessi concetti e principi che il partito rappresenta. Mi identifico molto iun un leader come Giorgia Meloni e nel suo modo di pensare e agire. Ho iniziato questo percorso e credo sia giusto portarlo avanti, cercando di raggiungere i vari obiettivi che mi ero posto nell'intraprenderlo. Ringrazio Raimondo per la fiducia in me riposta, è un'occasione per confrontarsi sul territorio provinciale, mettendo a confronto le proprie idee con le esperienze già compiute nelle città vicine. C'è la possibilità di fare davvero bene, il gruppo a livello locale è già molto motivato. Lavoro e sviluppo sono la spinta per ottenere il bene comune, rafforzare la comunità per portare giovamento anche a se stessi. Nel mio campo, edilizia e lavori pubblici, proferirò il massimo impegno affinché la Bat possa attrarre maggiori investimenti».

Torna, invece, ad un ruolo attivo, dopo l'esperienza semestrale al fianco di Riserbato, Vincenzo Todisco: «Chi ha una passione politica non abbandona mai l'attivismo, è sempre impegnato sul proprio territorio di riferimento nel cercare di migliorarlo. L'assunzione di un ruolo come questo ti conferisce solo una maggiore legittimazione nello svolgimento di questa attività. Alla base ci devono essere, però, le idee, che vanno portate avanti. In questo caso, potrò applicare le mie su un territorio più vasto, ma non dovremo tralasciare l'impegno nel locale, dove le mancanze e le storture dell'attuale amministrazione sono sotto gli occhi di tutti. L'ondata di favore è passata e mi pare che molti si stiano ricredendo. Le aspettative erano forse molto alte e lo capisco: chi non aveva mai governato non poteva aver compreso come non possano esistere paladini nella cosa pubblica, bisogna avere la consapevolezza delle difficoltà burocratiche che si incontrano. Penso che parte della delusione derivi da questo aspetto».