Intitolazione dello stabile in piazza Mazzini alla memoria di Paolo Borsellino
Venerdì cerimonia per "Trani civico trentasei" lo stabile confiscato al boss Salvatore Annacondia
Il civico 36 di piazza Mazzini, ieri civile abitazione, oggi nella disponibilità della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, è sede di polizia giudiziaria, nelle sue articolazioni, composte da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Municipale Locale. Inizialmente l'immobile era stato destinato a sede della Polizia di Stato, ma il recente trasferimento del Commissariato alla nuova sede di via Sant'Annibale Maria Di Francia ha fatto venire meno le esigenze logistiche di quella previsione, creando l'opportunità per la odierna dislocazione delle Sezioni di Polizia Giudiziaria. La cerimonia di intitolazione della palazzina sarà introdotta dal Sindaco di Trani, Avv. Luigi Nicola Riserbato, con la presenza del Dott. Manfredi Borsellino (figlio di Paolo Borsellino), del Procuratore della Repubblica di Trani Dott. Carlo Maria Capristo e del Sottosegretario di Stato all'Interno On. Giampiero Bocci, nonché della Sig.ra Concetta Montinaro, vedova del capo-scorta del dr. Giovanni Falcone. Nel programma è prevista la presentazione del libro "Dizionario delle mafie" a cura del prof. Fabio Iadeluca, alla realizzazione del quale hanno collaborato oltre 70 magistrati. Il Dizionario ricostruisce dalle origini tutte le organizzazioni di stampo mafioso operanti sul territorio italiano ed europeo.
Durante la cerimonia saranno letti e premiati i temi del concorso letterario "legalità", indetto dalla Procura della Repubblica e dalla Città di Trani, curato dalla Signora Cecilia Doria Cursio nell'ambito del "Progetto Legalità", riservato alle terze classi delle Scuole Secondarie di primo grado del Comune di Trani. Il Concorso rientra in un più ampio "Progetto legalità", il cui percorso si è avviato con un incontro tra gli alunni delle scuole medie di Trani ed i referenti regionali e nazionali di "Libera, associazione nomi e numeri contro le mafie": Alessandro Cobianchi, Maddalena Antonioli, Stefano Fumarulo e Monica dal Maso.
Attraverso l'esperienza personale e dalle notizie apprese dai media, oppure da conversazioni in famiglia, gli studenti hanno spiegato il concetto di legalità, facendo riferimento, con esempi concreti, a fatti e a personaggi che possono considerarsi difensori della legalità. Per la commissione giudicatrice il principale criterio di valutazione dei lavori è stato orientato a verificare la comprensione e/o la percezione sviluppata con capacità critica che i giovani hanno elaborato sulla differenza tra legalità e giustizia, intese come categorie etiche. Hanno affiancato le scolaresche, nell'ambito dell'intero progetto, i responsabili regionali di "Libera, associazione nomi e numeri contro tutte le mafie" che hanno già incontrato gli studenti narrando loro storie di legalità.
I giovani e la loro educazione alla legalità hanno sempre impegnato la sensibilità del Dott. Paolo Borsellino, che in una delle sue massime così si esprimeva:
La commissione esterna giudicatrice del concorso è composta da: Libera, associazione nomi e numeri contro tutte le mafie, Università LUM e Associazione culturale Reattore. Ai primi sei vincitori saranno consegnate altrettante borse di studio per l'acquisto di materiale didattico, messe a disposizione da: Sindacato Italiano appartenenti Polizia, Provincia BAT e Università LUM. Alla manifestazione interverrà come ospite l'attore Fabio Cursio Giacobbe, il quale presenterà una lettura di riflessione. La cerimonia avrà il suo epilogo nel ricordo del Magistrato Dott. Paolo Borsellino con la scopertura della iscrizione lapidaria a Lui dedicata.I giovani e la mafia? È un problema di cultura, non in senso restrittivo e puramente nozionistico ma come insieme di conoscenze che contribuiscono alla crescita delle persone. Fra queste conoscenze vi sono quei sentimenti, quelle sensazioni che la cultura crea e che ci fanno diventare cittadini, apprendendo quelle nozioni che ci aiutano a identificarci nelle istituzioni fondamentali della vita associata e a riconoscerci in essa.
Paolo Borsellino