Violenza di genere, ne discutono gli avvocati
Iniziativa dell'ordine e dell'osservatorio Giulia e Rossella
lunedì 26 ottobre 2015
Ogni tre giorni, in Italia, un uomo uccide una donna. La uccide nonostante sia sua moglie, sua figlia o la sua ex. La uccide perché è sua moglie, sua figlia o la sua ex. Le vittime del femminicidio muoiono per la rabbia, la gelosia, l'orgoglio degli uomini. Ma soprattutto muoiono perché sono donne, ancora troppo spesso silenziose, educate a una folle rassegnazione che spesso le induce a non denunciare chi abusa di loro.
Il consiglio dell'ordine degli avvocati di Trani e la fondazione forense di Trani, in collaborazione con l'Osservatorio "Giulia e Rossella" centro antiviolenza onlus, organizzano un incontro, aperto anche alla cittadinanza, per discutere su questo fenomeno che può certamente essere definito una piaga sociale. L'evento, che si terrà il 30 ottobre 2015, alle ore 16 presso la biblioteca storica dell'ordine degli avvocati di Trani, piazza Sacra Regia Udienza 9, è stato strutturato in modo da favorire, in un'ottica culturale estesa, una messa in discussione dei saperi specifici e la loro diffusione nel tessuto sociale.
È anche prevista la partecipazione della regista Matilde D'Errico, che già dal 2007 ha iniziato a far emergere il dramma della violenza sulle donne nella trasmissione televisiva Amore criminale, di cui è anche autrice. In sette anni ha portato sullo schermo centinaia di storie vere, storie di vittime soprattutto, ma anche di chi, nonostante gli abusi, ce l'ha fatta, sempre senza morbosità e senza retorica.
Il consiglio dell'ordine degli avvocati di Trani e la fondazione forense di Trani, in collaborazione con l'Osservatorio "Giulia e Rossella" centro antiviolenza onlus, organizzano un incontro, aperto anche alla cittadinanza, per discutere su questo fenomeno che può certamente essere definito una piaga sociale. L'evento, che si terrà il 30 ottobre 2015, alle ore 16 presso la biblioteca storica dell'ordine degli avvocati di Trani, piazza Sacra Regia Udienza 9, è stato strutturato in modo da favorire, in un'ottica culturale estesa, una messa in discussione dei saperi specifici e la loro diffusione nel tessuto sociale.
È anche prevista la partecipazione della regista Matilde D'Errico, che già dal 2007 ha iniziato a far emergere il dramma della violenza sulle donne nella trasmissione televisiva Amore criminale, di cui è anche autrice. In sette anni ha portato sullo schermo centinaia di storie vere, storie di vittime soprattutto, ma anche di chi, nonostante gli abusi, ce l'ha fatta, sempre senza morbosità e senza retorica.