Luna di Sabbia, Stefano Disegni molto più di un "ammazzafilm"
Trani riscopre il gusto della satira nel quarto incontro di "Scrittori nel tempo"
domenica 22 marzo 2015
7.03
Non solo Dardo, questa settimana, a far valere il diritto di satira in terra tranese. Ieri sera, nella cornice del caffè letterario "Luna di Sabbia", la città ha colto con oltre cinquanta attenti ascoltatori le parole di Stefano Disegni. Il disegnatore, Di Segni all'anagrafe, scritto staccato, è stato il quarto ospite della rassegna "Scrittori nel tempo", ideata da Vito Santoro, in collaborazione con Alessandro Aruta. Ai "tranelli", come li ha appellati egli stesso prima di arrivare in città, il vignettista ha presentato "L'ammazzafilm", ultima fatica editoriale, che raccoglie tutte le sue recensioni "seriose" ai film del momento, pubblicate su Ciak.
Ateo e anarchico, l'artista romano (ma di fede laziale, guai a confondersi) ha affrontato anche temi caldi come la strage di Charlie Hebdo, discutendo la convenienza delle scelte stilistiche della pubblicazione francese e i paradossi del fanatismo religioso. Ancora, ha approfondito il proprio approccio alla creazione del personaggio da vignetta, svelando il lavoro di preparazione che insiste dietro una piccola striscia su un quotidiano. Facente parte della grande sfornata di vignettisti italiani, stimolato dal collega e amico Giuseppe Del Curatolo, ha ripercorso le tappe del suo percorso professionale (da Cuore al Corriere della Sera, sino alla direzione dell'inserto satirico Il Misfatto).
Molto più del suo stile e dei suoi lavori, colpisce la concretezza nei temi caldi del suo lavoro (censura, difesa della dignità e dell'equità del compenso) e il pragmatismo artistico, che lo portano a declinare il proprio estro in base al contenitore di riferimento. L'angoscia finale, nell'incontro, per la mancanza di contenitori idonei a far crescere i "nuovi Disegni" lascia spazio alla speranza: il bisogno di cultura a Trani è in aumento (come conferma il buon successo di questa rassegna e la crescita di tante altre iniziative dell'ultimo periodo). Se il bacino di pubblico continuerà a crescere, anche i contenitori, spazi fisici o semplici appuntamenti settimanali presenti anche su questo sito, non si faranno attendere. Incrociare le dita, chiudere gli occhi e sperare.
Ateo e anarchico, l'artista romano (ma di fede laziale, guai a confondersi) ha affrontato anche temi caldi come la strage di Charlie Hebdo, discutendo la convenienza delle scelte stilistiche della pubblicazione francese e i paradossi del fanatismo religioso. Ancora, ha approfondito il proprio approccio alla creazione del personaggio da vignetta, svelando il lavoro di preparazione che insiste dietro una piccola striscia su un quotidiano. Facente parte della grande sfornata di vignettisti italiani, stimolato dal collega e amico Giuseppe Del Curatolo, ha ripercorso le tappe del suo percorso professionale (da Cuore al Corriere della Sera, sino alla direzione dell'inserto satirico Il Misfatto).
Molto più del suo stile e dei suoi lavori, colpisce la concretezza nei temi caldi del suo lavoro (censura, difesa della dignità e dell'equità del compenso) e il pragmatismo artistico, che lo portano a declinare il proprio estro in base al contenitore di riferimento. L'angoscia finale, nell'incontro, per la mancanza di contenitori idonei a far crescere i "nuovi Disegni" lascia spazio alla speranza: il bisogno di cultura a Trani è in aumento (come conferma il buon successo di questa rassegna e la crescita di tante altre iniziative dell'ultimo periodo). Se il bacino di pubblico continuerà a crescere, anche i contenitori, spazi fisici o semplici appuntamenti settimanali presenti anche su questo sito, non si faranno attendere. Incrociare le dita, chiudere gli occhi e sperare.