Optional
Perchè?
La minaccia dei tanti casi di tumore in città si trascina da troppi anni
venerdì 24 febbraio 2006
Era stato proprio il pentito Annacondia a parlare per la prima volta di rifiuti tossici rilasciati nelle cave abbandonate. Sono seguiti controlli, senza alcun riscontro. Poi fu la volta di una specifica commissione di esperti per capire il perchè di un'icidenza tanto alta di tumori nella nostra città. Ad oggi, dei risultati chiari non ci sono stati. Al di là della provenienza politica dell'appello, rivolto al Sindaco dal consigliere comunale Nicola Cuccovillo, perchè fosse attuato un "sollecito", affinchè si tornasse ad operare e a compiere analisi più approfondite sulla questione, siamo stati sicuramente incoraggiati dal fatto che qualcuno se ne sia ricordato e che si voglia rimettere in moto il lavoro di quella commissione.
La psicosi, le ipotesi, le leggende metropolitane, di cui sopra, sono state alimentate proprio da questo silenzio ormai troppo prolungato, circa risultati, buone nuove, eventuali, chiarimenti da parte di quella Commissione sanitaria che avrebbe dovuto spiegarci se l'incidenza di tumori più elevata a Trani, rispetto ad altri centri limitrofi e addirittura della Puglia, sia un fatto "fisiologico" o provocato da agenti esterni, fattori ambientali deleteri.
Qui a Trani poi, le "favole" alimentate in assenza di riscontri scientifici, sono di facile diffusione. Una volta c'è stato qualcuno che mise in giro la voce che i frutteti locali venissero innaffiati con acqua di dubbia provenienza, addirittura di fogna. Notizia poi rivelatasi falsa, ma al tempo stesso altamente dannosa per l'onorabilità e l'onestà degli agricoltori locali.
E delle tante strutture in amianto sparse per la città in costruzioni vecchie e di cui bisognerebbe controllare l'integrità non parla nessuno? La gente, senza cognizione di causa, si limita, con fatalismo, come in un romanzo di Sciascia a dire: "Ci dev'essre qualcosa nell'aria che non va...", quasi con rassegnazione e al tempo stesso con angoscia per se e per i propri figli. Tante vittime, troppe, in questi anni, anche fra i giovanissimi. Noi tutti continuiamo a chiedreci: "Perchè?"
La psicosi, le ipotesi, le leggende metropolitane, di cui sopra, sono state alimentate proprio da questo silenzio ormai troppo prolungato, circa risultati, buone nuove, eventuali, chiarimenti da parte di quella Commissione sanitaria che avrebbe dovuto spiegarci se l'incidenza di tumori più elevata a Trani, rispetto ad altri centri limitrofi e addirittura della Puglia, sia un fatto "fisiologico" o provocato da agenti esterni, fattori ambientali deleteri.
Qui a Trani poi, le "favole" alimentate in assenza di riscontri scientifici, sono di facile diffusione. Una volta c'è stato qualcuno che mise in giro la voce che i frutteti locali venissero innaffiati con acqua di dubbia provenienza, addirittura di fogna. Notizia poi rivelatasi falsa, ma al tempo stesso altamente dannosa per l'onorabilità e l'onestà degli agricoltori locali.
E delle tante strutture in amianto sparse per la città in costruzioni vecchie e di cui bisognerebbe controllare l'integrità non parla nessuno? La gente, senza cognizione di causa, si limita, con fatalismo, come in un romanzo di Sciascia a dire: "Ci dev'essre qualcosa nell'aria che non va...", quasi con rassegnazione e al tempo stesso con angoscia per se e per i propri figli. Tante vittime, troppe, in questi anni, anche fra i giovanissimi. Noi tutti continuiamo a chiedreci: "Perchè?"