Si è spento Giacomo Pastore, enologo tranese col cappello d'Alpino

Oggi le esequie nella chiesa della Madonna di Fatima. Aveva 86 anni

martedì 10 ottobre 2023 10.17
A cura di Stefania De Toma
Era nato a Brescia, città alla quale era rimasto legato per la fede calcistica, il cappello d' Alpino e lo smisurato amore per la montagna, oltre che per quel lieve accento mai del tutto perso.

Ma ieri è Trani - con la sua storia antica legata profondamente al vino - che ha perso con Giacomo Pastore uno degli enologi "storici "del territorio più esperti e appassionati.

I suoi genitori Paola e Cristoforo si erano trasferiti al Nord, e a Conegliano Giacomo Pastore aveva studiato nella Scuola Enologica e iniziato a svolgere la professione di enologo consulente.
Una leva svolta tra i monti, nella preziosa arma degli Alpini di cui è sempre andato orgoglioso, e dalla quale ha ereditato e poi coltivato un amore profondo per la montagna, il rispetto per la natura, ma anche il senso di comunione e condivisione.

La sua attività di consulente tecnico lo ha portato a operare in diverse regioni d'Italia, dalla Puglia in tutto il Centro Sud, in una professionalità e una passione che nel tempo ha trasferito ai suoi figli Pasquale e Cristoforo, ai quali aveva lasciato il testimonio ma in realtà continuandoli a supportare con perizie e pareri in un mestiere che aveva sempre amato e dal quale non si è mai allontanato.

Ad accompagnarlo ovunque sempre la sua adorata Isabella De Toma, per tutti Isa, per lui sempre "Isabella", un amore lungo più di sessant'anni e una famiglia di cui, anche con gli amatissimi nipoti Giacomo, Sabino, Simone e Isabella, andava fiero e orgoglioso.

Socio del Rotary Club di Trani, fu insignito della Paul Harris Fellow, non solo per la professionalità ma soprattutto per il senso di amicizia e di condivisione autentici che portava con sé e per cui oggi in tanti lo piangono, anche da lontano, lui che era capace di aggregare, di creare situazioni di gaia serenità anche solo con due bottiglie di vino, un po' di pane e formaggio e lo "spaghetto" veloce; con l' accoglienza e quel sorriso in una casa sempre aperta al sole, agli amici e agli ospiti, che anche in momenti difficili sapeva dirti, con quegli occhi azzurri sempre accesi di positività, "sto bene, va tutto bene".

Grande sportivo, dallo sci alpino che aveva praticato sui monti su cui era cresciuto e poi nella sua Campitello , da buon tranese era anche appassionato di pesca subacquea: ma nelle sue passioni anche i viaggi, l' arte, i libri, il cinema e musica, tanta musica, quella con cui la mattina gli piaceva riempire gli spazi ampi della casa e del giardino.

Giacomo Pastore è morto a 86 anni per una improvvisa patologia; e sullo stereo è rimasto lì il vinile di "Vivere", senza malinconia, anzi, con gentilezza e con una semplicità e amore per le cose, per il lavoro, per i rapporti umani che forse al giorno d'oggi, nelle nuove generazioni - con questi uomini e donne d'altri tempi che se ne vanno - si affievoliscono sempre di più.

La salma di Giacomo Pastore sarà nella chiesa del Santuario della Madonna di Fatima a partire da 12:00 e le esequie si terranno alle 16:00.
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