A Trani una nuova missione: criticare i criticanti

L'ultima dimostrazione, tra le tante, è arrivata dal Festival dell'arte pirotecnica

lunedì 17 giugno 2019
A cura di Giovanni Ronco
Ed io che mi ero attrezzato per anni e dato da fare perché, attraverso articoli e rubriche, idee e spunti, avrei voluto instillare uno spirito critico nei cittadini, nei lettori, a fronte del Potere e delle sue varie forme.

Qualcosa però deve esserci sfuggito di mano. Qualcosa non deve aver funzionato ed i social hanno completato l'opera. È avvenuta una distorsione. Una bulimia di commenti e critiche si riversano ormai quotidianamente su ogni foglia che cada o ad ogni pelo che resti infilzato da qualche parte.

L'ultima dimostrazione, tra le tante, è arrivata dal Festival dell'arte pirotecnica. Nel genere di attrazioni che una città potesse offrire, una delle migliori idee, tra capacità continuativa, capacità d'attrazione e legami con altre proposte, dal food alla ruota panoramica. Ma ad ogni sfumatura e aspetto, tra novità o piccoli inconvenienti, é come se una massa informe di cittadini, si sia mostrata pronta a riversare livore, critica una purché sia, osservazioni sproporzionate al contesto, veleno gratuito ad ogni pie' sospinto. Ci costringono a divenire critici coi criticanti un tanto al chilo, bambini che hanno abusato dei giocattoli e degli strumenti a loro disposizione, più che critici coi detentori del potere, in casi come questi. Ed è un peccato.

Volevamo una comunità di cittadini dotati di spirito critico. Non un manipolo di nevrotici.