Antidumping. Carlucci: "sacrosante le richieste dei calzaturieri"

L'On. di Forza Italia al lavoro con la cdl per soddisfare le richieste delle aziende del TAC

mercoledì 11 ottobre 2006
"Le richieste dei calzaturieri pugliesi relative a dazi anche per India, Bangladesh e Pakistan e per l'etichettatura obbligatoria sono sacrosante. Purtroppo il Governo Prodi è riuscito ad ottenere solo 2 anni di imposizione contro i 5 richiesti dal Governo Berlusconi. In ogni caso sono già in contatto con i gruppi della CDL al Parlamento Europeo per continuare in sede UE una battaglia decisiva per le sorti di tante aziende e di tanti lavoratori." L'Onorevole Gabriella Carlucci commenta così le dichiarazioni dei calzaturieri pugliesi alla luce dell'accordo sui dazi alle produzioni cinesi raggiunto a Bruxelles il 6 ottobre scorso e giudicato insoddisfacente dalle aziende. "Le misure definite la scorsa settimana a Bruxelles non sono soddisfacenti per diverse ragioni: il periodo di imposizione è troppo breve, sono stati esclusi dal provvedimento stati come India, Bangladesh e Pakistan sempre più aggressivi sui mercati internazionali e non è stata fissata una tabella di marcia precisa per la nota questione dell'etichettatura obbligatoria, strumento decisivo per difendere le produzioni italiane di qualità. – afferma l'Onorevole Carlucci- E' per queste ragioni che sono al lavoro con il Vicepresidente della Camera Tremonti e con tutti i gruppi parlamentari europei della CDL per mantenere desta l'attenzione sulle richieste dei calzaturieri. Purtroppo sapevamo che dal Governo Prodi, che ha chiesto la revoca dell'embargo sulle armi per il regime cinese e nella recente missione commerciale a Pechino ha snobbato le PMI, non bisognava aspettarsi nulla di buono"